Ryanair finisce nella lista lista di alcuni importanti fondi pensione europei, con quelli danesi a far da capofila, così sette di questi vendono le azioni della compagnia low cost irlandese. Perché? Per motivi etici, spiegano: in particolare i rapporti di lavoro con i dipendenti.
“Idioti”: è la risposta del vettore creato e gestito da Michael O’Leary che ha dichiarato che Ryanair ha ottime relazioni e nessuna vertenza con i propri dipendenti.
Ne scrive il Financial Times che sottolinea come tra questi fondi ci sarebbero Atp, il più grande fondo danese e Folksam, un altro investitore istituzionale svedese. Anche Baile Gifford ed Hermers Eos, uno dei più autorevoli proxy advisor in Gran Bretagna, avrebbero acceso un faro sul tema.
“Noi mettiamo i nostri soldi solo in realtà che rispettano i nostri paletti per investimenti responsabili, inclusi quelli sul lavoro”, ha riassunto Pka, il fondo pensione di Copenhagen. Ryanair, hanno aggiunto, si è trovata ad affrontare alcune controversie sui diritti dei lavoratori sia in Danimarca che in Francia e collegandole con altri dubbi sulla contrattazione collettiva e la libertà d’associazione abbiamo deciso di non investire”.
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