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Alzano lombardo

Allo Spazio Fase arriva la “Drogheria 8/18”: “Un mercato contemporaneo per la famiglia”

Torna, dopo la prima fortunata edizione, l'evento tra i colonnati delle ex Cartiere Pigna. L'organizzatrice Nicoletta Brescianini: "Non solo cibo biologico e kilometro zero, quest'anno daremo spazio anche alla cura del corpo e ad eventi per i più piccoli"

Una giornata intera dedicata alla cura del corpo e all’attenzione per l’ambiente. È quella che domenica 7 maggio Spazio Fase e i ragazzi di Coffee’n’Television presenteranno con la seconda edizione di “Drogheria 8/18”, il mercato contemporaneo che il 7 maggio torna per la seconda edizione tra i colonnati delle ex Cartiere Pigna ad Alzano Lombardo.

Nicoletta Brescianini, dello staff di Spazio Fase, ci introduce nell’evento.

Siamo in compagnia di Nicoletta, che ci regalerà uno sguardo più da vicino al nuovo evento organizzato a Spazio Fase dai ragazzi di Coffee’n’Television. Innanzitutto grazie per averci ricevuti, sappiamo che i giorni prima di un grande evento sono i più impegnativi. Iniziamo subito chiedendole, come e da dove è nato il format Drogheria 8/18?
Molto semplicemente, Drogheria 8/18 è nato perché era uno degli elementi mancanti a Spazio Fase. Infatti fino ad ora abbiamo parlato di mobilità sostenibile, di cibo, di handmade, di vintage, quindi in un certo senso anche di recupero, e ci sembrava bello, arrivati a questo punto, parlare anche di territorio e di una tematica nuova, che è quella della sostenibilità. Questo per quanto riguarda la “filosofia”. Invece il nome in sé “Drogheria 8/18” deriva dal fatto che il termine “drogheria” ti dà l’idea della vecchia bottega, dove potevi trovare un po’ tutto. Dato che comunque l’evento si svolge all’interno di una fabbrica, ci piaceva mantenere quello spirito di “vecchio”, con un sapore un po’ retrò; 8/18 invece indica proprio l’orario in cui si terrà il mercato, dalle 8 del mattino alle 6 di sera. Un modo molto semplice per descrivere quello che sarà l’evento.

In sostanza, quindi, si tratta di un mercato…
In realtà sì, l’idea di partenza è quella di un semplice mercato, però noi l’abbiamo denominato “mercato contemporaneo” perché abbiamo voluto rimpolparlo e dargli una sfumatura diversa, rispetto al mercato che puoi trovare in piazza. Adesso il biologico e il kilometro zero vanno tantissimo, e per fortuna! È una cosa bella l’attenzione a quello che mangi e alla sua provenienza, ma dal momento che appunto oggi esistono già tantissimi mercati che guardano a queste cose, abbiamo voluto, come per tutti i nostri format, dare anche a questo un taglio più personale e nuovo. Ovvero, partendo da queste tematiche del biologico e del green, cercare di andare oltre, ampliarle.

Drogheria 8/18

Ampliarle in che direzione?
Quest’anno ci siamo concentrati sulla cura del corpo; attraverso il cibo ma anche attraverso la cosmesi, come saponi, creme e profumi. Per questo motivo, abbiamo inserito, oltre a quelli di cibo, anche espositori di prodotti naturali per il corpo. Ad esempio, c’è un espositore che produce creme con latte d’asina, oppure un’altra che usa prodotti naturali per creare creme per grandi e bambini, anche con un packaging molto carino, il che denota attenzione non solo per il prodotto, ma anche per l’estetica. Perché chi l’ha detto che il biologico e il green debbano essere brutti? Quindi abbiamo dato spazio anche a questo dettaglio: il bello dentro qualcosa di sano. Da qui, l’idea di inserire elementi come fiori e piante. Che siano piante aromatiche o ornamentali, abbiamo deciso di introdurre questo tema pensando che prendersi cura di una pianta significhi, al contempo, prendersi cura di sé.

Perciò cura della persona, ma anche dell’ambiente, giusto?
Esatto. In seguito a un po’ di ricerca, infatti, ci siamo resi conto che anche i materiali utilizzati contano, e abbiamo pensato che la ceramica, per esempio, può essere un sostitutivo naturale della plastica. Dunque, ci saranno degli espositori produttori di ceramiche, per sensibilizzare anche sul fronte della sostenibilità ambientale. E questa è proprio la ciliegina sulla torta del nostro programma di quest’anno, in quanto si tratta di una novità assoluta.

Ci saranno altre novità rispetto alla scorsa edizione?
Certamente! Nella prima edizione erano presenti espositori che vendevano prodotti confezionati, comunque naturali, che però non erano prodotti dall’espositore stesso; mentre quest’anno, nel fare selezione, ci siamo impegnati a dare spazio a venditori che fossero allo stesso tempo anche produttori. Questo è già un impegno in più rispetto all’anno scorso, soprattutto per permettere a coloro che acquisteranno questi prodotti di farsi raccontare, come fosse una storia, in prima persona dai produttori, la provenienza e la qualità di quello che mangeranno o spalmeranno sul viso. E penso che un contatto di questo tipo sia importante, in un mondo in cui ormai siamo abituati a buttare tutto quello che mangiamo nel carrello, senza quasi sapere da dove venga. Appunto per questo, i prodotti disponibili all’interno dell’Area Food verranno esclusivamente dagli espositori del mercato. In più, come altra novità, avremo, la mattina dalle 8.30 alle 9.30, un’istruttrice di yoga che terrà una lezione all’interno del nostro spazio verde, sempre in linea con l’attenzione alla cura del corpo, per vivere lo spazio anche fisicamente.

Oltre al mercato e allo yoga, sono previste altre attività nel corso della giornata?
Sì, abbiamo organizzato un fitto programma di attività (a cui ci si può iscrivere mandando una mail a beatricespaziofase@gmail.com) che spazierà, tra laboratori e incontri, dalle degustazioni di caffè, ai consigli per ricette salutari e dall’utilizzo di fiori per abbellire la tavola, all’autoproduzione di saponi e cosmetici naturali. Oltre la creazione di qualcosa, proponiamo inoltre incontri per la discussione di temi che ci stanno a cuore. Ci sarà, infatti, la testimonianza di un negozio che è riuscito a mettere in pratica la filosofia del “non packaging”, per una spesa più sostenibile.

Spazio Fase dimostra sempre grande attenzione alle famiglie e, soprattutto, ai bambini. I laboratori sono indirizzati anche a loro?
Senza dubbio. Ormai tutti i nostri format prevedono un’attenzione specifica per i bambini. Infatti, abbiamo organizzato, oltre a quelle per adulti, attività dedicate specificatamente ai più piccini e alle loro famiglie. Tornando un po’ al significato di Drogheria, è bello che anche loro si possano approcciare a questo mondo, seppur in piccolo, giocando. In più, spesso, per le famiglie andare al mercato significa semplicemente arrivare, comprare e andarsene, mentre noi vorremmo che il nostro “mercato contemporaneo” diventasse una vera e propria esperienza. Ovvero far sì che i bambini abbiano uno spazio dove poter guardare, toccare i prodotti e vivere qualcosa da portarsi a casa.

In totale, quanti espositori parteciperanno all’evento? Ma soprattutto, quale messaggio volete trasmettere insieme e attraverso di loro?
In tutto saranno trenta espositori, che coprono una porzione vastissima dello spettro merceologico: dai prodotti tipici del nostro territorio e non, alla cosmesi, alle piante, all’editoria. Il nostro messaggio è chiaro e forte: partendo da un modo genuino di fare la spesa con prodotti locali, trasmettere un’idea nuova e fresca, con ulteriori spunti e stimoli, per vivere il mercato con più consapevolezza, come un momento di scambio e condivisione. Abbiamo già fatto grandi passi avanti rispetto all’anno scorso, ma questo per noi è sicuramente l’inizio di un percorso che ci piacerebbe proseguire, sempre puntando all’evoluzione e al costante miglioramento.

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