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La Cacciamatta passa di mano: sulla casa di riposo l’attenzione degli arabi del Qatar

La struttura per anziani di Casazza passa di mano ma ha rischiato di finire in mani arabe.

Sarà formalizzato nella giornata di venerdì 28 aprile l’atto notarile per l’acquisto da parte di Cacciamatta Srl della casa di riposo di Casazza, di proprietà della diocesi di Bergamo.

A più di un mese dall’annuncio delle trattative, rivelate da Bergamonews, tra il fondo Priula della diocesi di Bergamo e la Cacciamatta, si conclude così un affare che non ha mancato di creare polemiche e ha registrato anche più di un esposto alla Procura della Repubblica.

Per la somma di 11,5 milioni di euro la casa di riposo di Casazza passa di mano dalla Diocesi a una squadra da professionisti delle residenze  per anziani: una società legata alla fondazione omonima bergamasca, già titolare di altre strutture simili.

Ma la casa di riposo della Valcavallina ha rischiato di finire in mani arabe.

Per la sua acquisizione infatti si era fatto avanti un gruppo che aveva tra i soci anche una componente targata Qatar. E sembra che le trattative per la vendita a questa società fossero già a buon punto tant’è che c’e chi parla di una prima bozza di intesa.

Una possibilità che avrebbe fatto sobbalzare dalla sedia più di un sacerdote e non solo: il Qatar risulta infatti in testa ai Paesi che sovvenzionano l’Isis, come era emerso un paio d’anni fa da alcuni documenti resi pubblici.

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