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Bergamo

Parcheggi, limiti alle consegne e negozi “indesiderati”: lo scudo su Città Alta

Con l'intenzione di adottare la legge Franceschini, Palazzo Frizzoni mette in campo un nuovo strumento a tutela del decoro e della vivibilità della parte alta della città.

A tutela del proprio gioiello: il Comune di Bergamo sta alzando uno scudo attorno a Città Alta e questa volta a farne le spese sono gli aspiranti commercianti di determinati categorie merceologiche.

L’ultimo provvedimento in ordine di tempo dovrebbe entrare in vigore entro l’estate, seguendo i dettami della legge Franceschini che ha messo nelle mani degli amministratori locali un potente strumento a difesa delle aree di valore archeologico, artistico, storico e paesaggistico, con la facoltà di decidere quali attività non vi si possono insediare: una norma dalla quale Palazzo Frizzoni ha intenzione di attingere a piene mani intervenendo sia sul centro che, soprattutto, su Città Alta dove, come in una vera e propria “black list”, verrebbero esclusi fast food e self service, friggitorie, take away e vendita di cibi d’asporto (in esercizi senza posti a sedere), ma anche centri massaggi o benessere, distributori automatici e sexy shop.

Un nuovo tassello a difesa della parte alta della città, già soggetta ad interventi finalizzati alla massima riduzione dell’impatto dei mezzi motorizzati e allo sgombero delle piazze dalle auto, processo iniziato a fine 2014 con la “liberazione” di piazza Mascheroni.

Poi la sforbiciata sugli orari di accesso alla Ztl del centro storico per chi effettua le consegne: tre fasce e la novità dell’orario di uscita obbligatoria, alle quali devono sottostare anche i servizi postali.

Con un’altra delibera, poi, è stato imposto lo stop al privilegio per i residenti dei Colli di poter sostare in piazza Cittadella, dirottando le loro 3 ore di permesso sugli spazi gialli lungo le mura. Primo passo, questo, verso la completa liberazione della piazza che arriverà con la nascita, a marzo 2019, del parcheggio all’ex Faunistico da 473 posti, 395 dei quali riservati ai turisti.

Turisti che non sono rimasti “immacolati” perchè i tagli hanno toccato anche il mondo della ricettività, con la riduzione del numero dei permessi di sosta concessi da hotel e bed & breakfast ai propri clienti.

I mattoncini della strategia per Città Alta, della quale la Giunta Gori non ha mai fatto mistero, stanno pian piano prendendo il proprio posto nel mosaico.

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