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A Bergamo la Master Class sul “belcanto italiano”: protagonisti i ragazzi del Conservatorio

Dal 6 al 12 aprile la nostra città ha avuto l’onore di ospitare la Master Class di “Prassi esecutiva ed interpretativa del belcanto italiano nella direzione d’orchestra”, ce ne parla la nostra Francesca Lai, classe '93

Bergamo ha avuto l’onore di ospitare la Master Class di “Prassi esecutiva ed interpretativa del belcanto italiano nella direzione d’orchestra”, a cura del M° Fabrizio Carminati, direttore di fama internazionale, bergamasco di origini.

In questa settimana giovani Maestri hanno avuto modo di affinare i metodi della direzione orchestrale, dalla gestualità alle principali problematiche esecutive ed interpretative del belcanto. Banco impegnativo di prova è stato sicuramente il concerto conclusivo della Master Class in cui i direttori partecipanti hanno dato prova delle loro abilità artistiche e professionali cimentandosi nel genere musicale che contraddistingue noi italiani in tutto il mondo: l’Opera. Durante la serata sono state eseguite alcune arie tratte da famose opere di Vincenzo Bellini, Gioacchino Rossini e del nostro amato Gaetano Donizetti, il quale, da buon padrone di casa, ha saputo allietare con la propria musica i gentili ospiti del teatro.

Nella breve introduzione al concerto, lo stesso M° Carminati, fiero dei propri natali bergamaschi, ha ricordato l’enorme seguito che continuano ad avere le opere di Donizetti in tutto il mondo. Non solo, egli ha anche osservato che numerosi giovani studenti giungono in Italia da Paesi molto lontani, come Cina e Giappone, per imparare l’arte del belcanto. Essi sono disposti ad affrontare le difficoltà che lingua e cultura diversa possono comportare, pur di attingere cultura dal nostro patrimonio artistico di secolare tradizione.
Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza i ragazzi dell’orchestra del Conservatorio di Bergamo e gli allievi delle classi di canto di Paola Romanò e Gabriella Sborgi. Tutti loro si sono dimostrati all’altezza di questa ardua impresa: da veri professionisti hanno saputo affrontare una settimana scandita da lunghe ore di prove, nonché un repertorio tutt’altro che di semplice esecuzione.

Anche il Maestro Pierantonio Cazzulani, preparatore della sezione archi e spalla dell’orchestra, ha espresso parole di merito per i giovani allievi: “Sono orgoglioso di tutti i ragazzi che hanno dato prova di grande preparazione: il repertorio proposto non è solito far parte del tradizionale percorso di studi – nel senso che è un ambito in cui ci si imbatte una volta diplomati – e soprattutto si tratta di un genere musicale oggettivamente complicato; un genere in cui si richiede particolare versatilità al musicista che non deve limitarsi a studiare scrupolosamente la partitura ma deve altresì imparare ad essere a totale servizio dei cantanti. È a questo punto che si comprende l’importanza della figura del direttore il quale ha il vitale compito di tirare le fila di questa trama complessa”.

Sicuramente la Master Class è stata un’occasione per i giovani allievi di mettersi alla prova, di imparare ad affrontare paure e superare limiti. “Mi porterò nel cuore questa bellissima esperienza”, dice Marta Labaa, violinista prossima al diploma, classe ’93, “rimarrà come un prezioso tesoro nel bagaglio di conoscenze che mi formeranno come professionista. Sono stata onorata di far parte di questo progetto, ancora di più lo sono da bergamasca: suonare le arie di opere come “Anna Bolena”, “L’elisir d’amore” o il “Don Pasquale” è stato il modo migliore per omaggiare il compositore Gaetano Donizetti. Devo ammetterlo, è stata una settimana davvero impegnativa in cui l’aiuto dei nostri insegnanti è stato fondamentale. Ma al di là della fatica, abbiamo avuto modo di suonare brani che aprono il cuore anche al più freddo degli uomini”.

Come non commuoversi già alle prime note di “Una furtiva lagrima”? È quasi impossibile non essere trascinati dal canto che Nemorino dedica alla propria amata Adina, capendo di essere da lei ricambiato: una musica mossa dal sentimento più comune al genere umano, l’amore. Questa è una delle ragioni per cui l’Opera si addice ad ogni tipo di pubblico: “E’ un genere a portata di tutti, adulti e giovani”, afferma Laura Lodetti, violoncellista e studentessa di ingegneria biomedica, classe ’97, “storie di tutti i giorni, di odio, di amore, di rabbia o di gioia, vengono raccontate sul palco – seppur con un pathos da tragedia greca – attraverso una frizzante dinamicità che solo il teatro in musica sa dare e che subito porta l’uditore ad appassionarsi alla vicenda”. Una riflessione degna di nota, a conclusione di una settimana faticosa, ma per la quale “ E’ valsa sicuramente la pena. L’aiuto dei nostri docenti e maestri esterni è stato fondamentale, soprattutto per la crescita di noi allievi come futuri musicisti: le prove ed anche il concerto stesso sono state occasione per accogliere i consigli e gli insegnamenti dei docenti aventi una grande esperienza da professionisti alle spalle”.

Emblematico della serata è stato l’omaggio a Gioacchino Rossini e al suo “Barbiere di Siviglia”, in particolare il momento in cui il Conte D’alma canta all’amata Rosina la celebre aria “Se il mio nome saper voi bramate”. L’episodio dell’atto primo è stato teatralmente ricreato con l’aiuto di un chitarrista d’eccezione, il M° Matteo Leidi, classe ’94, il quale ha accompagnato la dolce serenata del cantante con straordinaria ecletticità, dimostrando doti musicale e anche teatrali.

Possiamo ben dire che il concerto in questione ci ha mostrato una dinamica Bergamo culturale, in cui ragazzi pieni di forza di volontà percepiscono l’importanza delle loro attività non solo come allievi e futuri professionisti ma anche come cittadini. È bello dare spazio a queste iniziative, è giusto e doveroso darne visibilità. Grazie a tutti voi ragazzi per aver dimostrato ancora una volta che il made in Bergamo è un brand di alta qualità e di lunga tradizione storica che non delude mai.

ORCHESTRA DEL CONSERVATORIO GAETANO DONIZETTI (allievi):
VIOLINI I:
Emilie Chigioni
Giacomo Bramanti
Marta Labaa

VIOLINI II:
Anna Pecora
Elisa Franzini
Valeria Spanò
Giacomo Cultraro
Nicolò Zanga

VIOLE:
Nicola Sangaletti
Giacomo Bernardoni
Alessandro Arnoldi
Tessa Rippo
Daniele Crippa
Misuzu Ueno

VIOLONCELLI:
Laura Lodetti
Alice Andreani

CONTRABBASSI:
Luca Cantaboni
Linda Cuminetti

CHITARRA:
Matteo Leidi

CLARINETTI:
Chiara Lo Giudice
Simona Pievani

FLAUTI:
Euridice Pezzotta
Michela Podera

OBOE:
Mariapia Begna
Stefania Abondio

FAGOTTI:
Francesco Albertini
Francesco Muratori
Zorioscar Urbina

TROMBE:
Giorgio Forlani
Davide Contino
Rocco Bergamelli
Mario Agazzi
Federico Ravelli
Filip Uljarevic

TROMBONI:
Andrea Agazzi
Gianluca Minardo
Stefano Seregni

CORNI:
Alessandro Crippa
Damiano Servalli
Debora Zanoli
Stefania Rivola

PERCUSSIONI:
Loris Guastella
Francesco Reitano
Francesco Bosio

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