• Abbonati
I lavori

Alzano, conclusa la messa in sicurezza di via Busa: investimento da 100mila euro

Il Comune è intervenuto a dicembre: l'opera di consolidamento del tratto di circa 40 metri di lunghezza e 7 di altezza ha comportato opere di ingegneria naturalistica lungo la sponda del sottostante torrente Nesa con la formazione di una scogliera elastica in pietra.

Si è conclusa dopo tre mesi di lavori complessi, l’opera di consolidamento di via Busa che da anni dava segni di cedimento strutturale.

“Da qualche anno l’area era transennata – afferma il sindaco Camillo Bertocchi – a causa di fessurazioni che si erano manifestate sulla sede stradale, e a dicembre scorso dopo aver accertato l’aggravarsi della situazione abbiamo deciso di intervenire con un investimento importante per la definitiva soluzione del problema”.

L’opera di consolidamento del tratto di circa 40 metri e altezza di circa 7 metri è costata oltre 100.000 euro, ed ha comportato opere di ingegneria quali palificazioni, tiranti e travi in calcestruzzo, oltre che ad opere di ingegneria naturalistica lungo la sponda del sottostante torrente Nesa, con la formazione di una scogliera elastica in pietra. Le opere sono state finanziate interamente con soldi del comune di Alzano Lombardo.

“Con l’esecuzione dei lavori preparatori al cantiere – prosegue il sindaco – abbiamo accertato una situazione ben più grave di quella immaginata, in quanto in seguito al prosciugamento della pozza d’acqua della Nesa posta al piede della scarpata e alla pulizia della vegetazione, abbiamo scoperto una voragine scavata dall’acqua profonda oltre 4 metri, che si insinuava sotto la strada, una condizione resa ancor più grave da una situazione geologica eterogenea e poco stabile. Sono molto soddisfatto del lavoro eseguito dall’ufficio tecnico comunale, dal progettista e dall’impresa, anche per i rapidi tempi di esecuzione. Soprattutto sono soddisfatto per aver in pochi mesi risolto due annose situazioni molto critiche quali quella del consolidamento del ponte pedonale della Nesa (nei pressi delle scuole elementari di Nese) e quella appunto di via Busa”.

“I comuni – continua Bertocchi – devono tornare ad investire in monitoraggio e sicurezza del territorio, condizioni oggi impedite da uno Stato che taglia gli investimenti, taglia il personale e vessa i comuni con assurdi procedimenti e tasse esose. Penso che i comuni debbano promuovere un’azione collettiva contro un sistema Stato, che fa di tutto per non farti svolgere il tuo dovere e ti condanna quando accadono disgrazie causate proprio dal suo mal governo. E’ una situazione paradossale quello che sta accadendo ai comuni: gli organismi di controllo e quelli giudicanti hanno spesso posizioni diverse dalla legge e spesso diverse anche tra loro, condizione che disorienta gli addetti ai lavori; i tagli del personale sono accompagnati da continui nuovi inutili procedimenti imposti da Ministeri e Autorità che hanno il solo fine di sprecare preziose risorse pubbliche e distrarre il personale tecnico dal proprio vero lavoro; i comuni pagano allo Stato nella maggior parte di casi l’IVA al 22%, anche per lavori di sicurezza e di urgenza, condizione che riduce ancora di più la già ridotta capacità di spesa. Duole dirlo e mi auguro ovviamente di sbagliarmi, ma di questo passo ne cadranno molti altri di ponti in Italia. Ciononostante questo Stato continua imperterrito ad insinuarsi nel vicolo cieco della burocrazia di palazzo dimenticandosi che la realtà è sul territorio, in mezzo alla gente, a risolvere i problemi non a crearne”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI