Franco Dometti è stato sindaco di Sarnico per dieci anni, ma per una quarantina ha bazzicato l’amministrazione tra Consiglio comunale e Giunta. L’amministrazione della cittadina sebina, la “casa” di un grande sarnicese scomparso lunedì a 95 anni. Carlo Riva (leggi). Chi quindi meglio di Franco Dometti può ricordare il patron dell’industria simbolo nazionale e anche oltreconfine della nautica di qualità e di gran prestigio?
Ecco cosa racconta.
Ascoltare l’ingegner Carlo Riva… lo avrei fatto per ore. Conversare con lui non era solo piacevole, era istruttivo: aveva il dono di fare apparire semplici gli argomenti più complicati. Mi ha raccontato la sua vita non solo di imprenditore: le sue conquiste, le sue delusioni, le sue sofferenze e quel suo modello imprenditoriale del made in Italy che per lui non aveva eguali nel mondo.Ho visto fare la coda a personaggi illustri per stringergli la mano e farsi autografare uno dei suoi tanti libri. Aveva una parola ed una battuta per tutti.
Mi mancheranno quegli incontri.
Mi mancherà quel senso di vitalità che mi davano quegli incontri, quella mano sulla spalla e quell’incoraggiamento nei momenti in cui ne avevo più bisogno, quando magari volevo mollare. ma anche qualche sana “tirata di orecchie”, come sa fare un buon padre di famiglia. Perché Sarnico era la sua famiglia.
Mi diceva: “La nave non si lascia, si governa anche nelle acque più agitate, le onde vanno dominate”. Come quella volta, al mare, un poco mosso, lui alla guida del suo Aquarama mi ha mostrato come si “prende l’onda”: lì ho capito cosa significa dominarla.
Grazie ingegnere per l’amicizia che mi hai concesso.
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