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7 aprile

Giornata mondiale della salute: “Depression, let’s talk”

“Depression: let’s talk” è lo slogan scelto dall’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione della Giornata mondiale della salute del 7 aprile. Ce ne parla Ilaria Ferrari, classe 2000

“Depression: let’s talk” è lo slogan scelto dall’ Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione della Giornata mondiale della salute del 7 aprile.

Spesso sottovalutata e trascurata, infatti, la depressione risulta essere invece la malattia a maggiore incidenza nel mondo e al primo posto nei Paesi occidentali: in Italia ben il 12.5% della popolazione ne soffre, ma solo un paziente su cinque decide di rivolgersi ad un medico per farsi curare.

“Sfortunatamente molte persone sanno sulla depressione solo ciò che ascoltano in TV oppure nei film, oppure danno per buone le cose che dicono a proposito gli amici o i conoscenti”, spiega Prakash Masand, psichiatra e presidente del Global Medical Education. Spesso, infatti, la depressione viene associata ad un singolo momento di tristezza o ad un evento passeggero; questo “male di vivere”, come lo definiva Montale , è invece molto di più: bisogna quindi imparare a conoscerlo e a riconoscerne i sintomi.

Innanzitutto, quindi, è necessario definire questo “male di vivere” che non è, come si tende erroneamente a pensare, una semplice debolezza di carattere e personalità, ma una vera e propria malattia. Malattia, la depressione, che colpisce persone di tutte le età, di qualsiasi condizione economica o sociale, in tutti i Paesi. Essa provoca uno stato di angoscia continuo e influisce sulla capacità della persona di compiere anche alcune delle più semplici azioni quotidiane, causando gravi problemi nelle relazioni con famiglia e amici e impedendo al malato di condurre una vita normale. A volte, nei casi peggiori, la depressione può portare anche al suicidio, che è in questo momento la seconda maggiore causa di morti nei giovani dai 15 ai 29 anni.

Questa malattia presenta sintomi che possono variare molto a seconda dei casi e che spesso sono difficili da individuare anche perché il paziente prova imbarazzo nel parlarne. I più frequenti, come ci dice Masand, sono sensi di colpa, tristezza, sbalzi d’umore, cambiamenti di peso, inappetenza e disturbi del sonno. È proprio la grande variabilità dei sintomi associati alla depressione una delle cause che ne rende difficile la diagnosi e poi la guarigione.

Un altro problema che rende più complicato uscire da questa malattia è rappresentato dalla superstizione molto diffusa che porta chi prende psicofarmaci o fa una psicoterapia ad essere considerati “pazzo”. Dalla ricerca clinica però vengono dei dati certi che dimostrano non solo come le terapie farmacologiche sono efficaci in oltre il 70 per cento dei casi, ma anche come la psicoterapia sia determinante nell’aiutare la guarigione e prevenire le ricadute. Guarire dalla depressione, quindi non solo è possibile, ma è anche molto probabile. Certo, nessuno nega che quest’ultima implichi un processo lungo e faticoso per la persona. La terapia di psicoterapia, infatti, può durare da un minimo di sei mesi fino a due anni a partire da quando si è usciti dalla fase più acuta della malattia. Durante questo periodo, inoltre, è fondamentale e necessario l’aiuto e il supporto di amici e parenti della persona depressa, che in questo modo potrebbe essere stimolata e facilitata nel cammino di guarigione.

Secondo gli esperti, la sempre maggiore diffusione di casi di depressione è dovuta anche a fattori legati all’ambiente in cui viviamo, una società sempre più frenetica e social. Infatti, in un mondo dove tutti siamo abituati a correre e a condividere ogni attimo della nostra quotidianità su Facebook o Instagram, è sempre più difficile riuscire a trovare uno spazio intimo e accogliente in cui riposare e rilassarsi.

Certo, questo probabilmente non sarà la soluzione migliore per questa malattia, ma di sicuro riuscire a ritagliarsi uno spazio per guardare un film, prendersi cura del proprio corpo, cucinare qualcosa di sfizioso o semplicemente per stare di più con chi ci vuole bene, è u ottimo modo per poter vivere meglio e, magari superare piccoli momenti di tristezza e forse evitare così di cadere in depressione.

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