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La legge

Diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia: presidio giovedì a Bergamo

In piazza una trentina di associazioni, organizzazioni della società civile, sindacati e partiti.

La città di Bergamo si mobilita, giovedì 30 marzo, per chiedere con forza l’approvazione rapida del progetto di legge sul diritto di cittadinanza di coloro che nascono in Italia: oltre trenta organizzazioni della società civile, associazioni, sindacati, partiti e gruppi di volontariato di tutta la provincia chiederanno con un presidio l’approvazione in Senato della legge sulla cittadinanza (“ius soli”) già approvata alla Camera, ma anche il ripristino di canali legali di immigrazione, la modifica della legge Bossi-Fini e la previsione di un permesso umanitario per i richiedenti asilo che si sono integrati.

L’iniziativa è organizzata nell’ambito della campagna nazionale per i diritti di cittadinanza “L’Italia sono anch’io”. L’appuntamento è in piazza Matteotti a partire dalle ore 18.

A quell’ora si terrà anche una conferenza stampa a cui parteciperanno il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e del presidente della Provincia Matteo Rossi, i rappresentanti di enti locali, del settore sociale e del mondo del volontariato impegnati nell’accoglienza dei richiedenti asilo, i rappresentanti delle organizzazioni aderenti al Comitato bergamasco “L’Italia sono anch’io” ed anche rifugiati e richiedenti asilo con una loro testimonianza.

La proposta di legge, già approvata dalla Camera dei Deputati il 13 ottobre 2015 e ora ferma al Senato, si concentra sulla questione fondamentale della tutela dell’acquisto della cittadinanza da parte dei minori.

La novità principale del testo consiste nella previsione di una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza italiana per nascita (cosiddetto “ius soli”) e nell’introduzione di una nuova fattispecie di acquisto della cittadinanza in seguito ad un percorso scolastico (cosiddetto “ius culturale”).

In particolare, per la proposta di legge, acquista la cittadinanza per nascita chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri, di cui almeno uno sia titolare del diritto di soggiorno permanente o in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (cosiddetto “ius soli”).

Oltre a queste ipotesi, che configurano un diritto all’acquisto della cittadinanza, la proposta introduce un ulteriore caso di concessione della cittadinanza (cosiddetta naturalizzazione), che ha carattere discrezionale, per lo straniero che ha fatto ingresso nel territorio nazionale prima del compimento della maggiore età, legalmente residente da almeno sei anni, che ha frequentato regolarmente un ciclo scolastico con il conseguimento del titolo conclusivo, ovvero un percorso di istruzione e formazione professionale con il conseguimento di una qualifica professionale. Questo percorso dovrebbe riguardare il minore straniero che ha fatto ingresso nel territorio italiano tra il dodicesimo ed il diciottesimo anno di età.

Aderiscono all’iniziativa: ACLI – ANPI – ARCI – Articolo Uno Movimento Democratico e Progressista – Associazione “Il Porto” Dalmine e Ponte San Pietro – A.S.D.P.S. La Comune – Caritas – CGIL, CISL e UIL – CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati – ConfCooperative – Lega Coop – Donne per Bergamo – Commissione Pari Opportunità Provincia di Bergamo – Comunità di San Fermo – Coordinamento Enti Locali Per la Pace e i Diritti Umani – Centro Studi e Documentazione La Porta – Donne in nero di Bergamo – Forum provinciale per l’accoglienza dei richiedenti asilo – Libera – Nuovo Centro Progetto – Associazione Oikos onlus – Tavola della Pace. Ufficio per la Pastorale dei Migranti – Ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo – Unione Italiana Sport per tutti -Partito Democratico, Partito Socialista – Patto Civico – Sinistra Italiana – Per Albino Progetto Civico.

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