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L'approfondimento

Giovani & droga: più di 30mila ragazzi italiani la assumono regolarmente

La droga nelle scuole aumenta sempre di più, tanto che la dirigente provinciale Graziani ha detto "Sì" ai carabinieri in classe. Ma perché il consumo di sostanze stupefacenti tra i giovani continua a crescere? Ci riflettono tre studentesse, classe 2000

Recenti dati statistici hanno rilevato che l’abuso da parte dei giovani di sostanze stupefacenti è sempre più in aumento (LEGGI QUI l’inchiesta di Bergamonews nelle scuole bergamasche). Le motivazioni principali? Ricerca di affermazione personale ed evasione dai problemi quotidiani.

Secondo i dati del Dipartimento Politiche Antidroga sono più di 32.000 i giovani italiani, di età compresa tra 15-19 anni, che dichiarano di aver assunto droga negli ultimi 12 mesi. Ma quale tipo di sostanza? Le percentuali mostrano: eroina 0,6%, cocaina 2,1%, cannabis 18,2%, stimolanti – amfetamine – ecstasy 1,3%, allucinogeni 2,3%. Anche i dati riguardanti la nostra provincia non sono da meno: secondo il Dipartimento della Pubblica Sicurezza di Bergamo, il totale della droga sequestrata nel mese di dicembre scorso equivale a ben 233kg, di cui 232,8kg l’hashish, 0,14kg la marijuana e 0,07kg la cocaina, 6 le piante requisite.

droga_ polizia

Sebbene negli ultimi anni il consumo di alcol e tabacco sembra essere diminuito, l’uso di droghe resta comunque molto elevato e sempre più diffusa ne è la dipendenza. Ciò desta forti preoccupazioni non solo nella polizia di stato, ma soprattutto nelle famiglie direttamente coinvolte che non sanno come rispondere a questo fenomeno.

La prevenzione più efficace è certamente quella di capire prima perché gli adolescenti si avvicinino al mondo della droga. Sebbene le motivazioni siano molteplici e piuttosto soggettive, poiché dipendono dai bisogni e desideri personali, generalizzando è possibile trovarne alcune comuni a tutti.

Solitamente il primo consumo avviene con molta superficialità, o per sperimentare nuove sensazioni ricercando una dimensione diversa da quella quotidiana, o per facilitare la propria integrazione nel gruppo di coetanei. A causa degli effetti euforici provocati (inizialmente ritenuti “innocui”), possono seguire ulteriori usi nati dalla curiosità verso tali sostanze e dalla loro facile accessibilità. Il problema è che, una volta presa l’abitudine, resistere alla tentazione di ricorrere a questi agenti esterni per alterare temporaneamente la realtà quotidiana risulta sempre più difficile, sia per la dipendenza che pian piano si va a creare, sia per le pressioni sociali ai quali i giovani di ultima generazione sono esposti. Il desiderio di divertimento non è, infatti, l’unico movente, ma possono anche essere il desiderio di aumentare le proprie prestazioni a scuola o al lavoro e di sfuggire da propria infelicità e insoddisfazione, che vanno spesso a concretizzarsi in scarsa autostima, ribellione e depressione.

Buying drugs is like buying a ticket to a fantasy world, but the price of this ticket is life“, diceva Jim Morrison. Questa è una frase molto forte e significativa. Può sembrare bello e piacevole all’inizio drogarsi, ma poi le conseguenze sono drastiche.

“I trip erano la mia droga preferita, non so perché…vivevo in un mondo tutto mio, un mondo bello, irreale. Affogavo i miei problemi nella droga, pesante o leggera, nel bere e in tutto quello che potesse soffocare il dolore, la rabbia, la ‘non accettazione’, ma soprattutto l’illusione di un mondo perfetto.” Racconta Alessandro, ex tossico-dipendente che ha deciso di condividere la propria esperienza su un blog online. Ed è proprio la creazione di questo mondo illusorio, dove non esistono preoccupazioni, la parte più allettante e lusinghiera per i molti adolescenti che, travolti dai problemi personali, famigliari, ecc., cercano nelle sostanze stupefacenti la risoluzione alle proprie difficoltà.

Anche Roberto B. di Napoli ha voluto raccontare la sua testimonianza: “Dopo anni di tossicodipendenza, durante i quali mi sono sempre sentito appesantito e stanco, adesso mi sento fresco, attivo e sempre pronto ad affrontare le situazioni di ogni giorno.Mi sento ringiovanito, nel corpo e nello spirito, e ho finalmente imparato a guardare le cose con occhi diversi, liberi da qualunque filtro o influenza. Penso al mio futuro e lo immagino come delle pagine bianche dove poter scrivere quello che sarà il mio destino, perché ho capito che solamente io posso farlo e non permetterò a niente e nessuno di portarmi via il benessere che sto provando.”

droga

E qui entra in gioco il ruolo del genitore. Se l’uso di sostanze viene determinato dall’impossibilità di trovare un’uscita di emergenza, il compito delle famiglie dovrebbe essere quello di educare il proprio figlio in merito alle sostanze stupefacenti non ponendo semplicemente rigide regole di divieto (cosa che in Italia accade nel 45% dei casi), ma sensibilizzandolo di fronte alle cause che questi farmaci creano e, più di tutto, fornendogli i veri mezzi per trovare le risposte ai propri problemi.

“Ho cominciato a cambiare la mia vita nel momento in cui mi sono accorto che la vita è fatta di obbiettivi, di un futuro da costruire e non di un presente in cui sopravvivere -continua Alessandro – Non esiste un mondo perfetto da sballato, chiunque potrebbe vivere così, sembra retorico o scontato, ma a volte anche se la vita la si vede in bianco e nero, a colori ha sfaccettature che possono essere colte e apprezzate. Bisogna sapersi mettere in discussione, bisogna cancellare amicizie false (un amico non è colui che ti offre lo sballo, ma è colui che ti è vicino nei momenti di difficoltà), bisogna affrontare la vita di petto, così com’è, con tutti gli sforzi che questo implica, e cercare di trarne cose quanto più positive possibile.”

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