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Fast-food

McDonald’s, consegna a domicilio per fronteggiare il calo delle vendite

L'obiettivo è raggiungere un aumento delle vendite tra il 3% e il 5% a partire dal 2019, e di incrementare i margini operativi dall'attuale 20% al 40%

Per far fronte al drastico calo delle vendite registrato negli ultimi anni (circa 500 milioni di clienti dal 2012 ad oggi), McDonald’s decide di puntare sulle consegne a domicilio.

Un altro cambiamento ‘epocale’ studiato dalla famosissima catena di fast-food è quello di spostare gli ordini e i pagamenti online, portandoli dalle casse dei fast food ai dispositivi mobili, seguendo la linea già tracciata da Starbucks.

Durante una conferenza tenutasi a Chicago, il vicepresidente Lucy Brady ha spiegato: “Il mercato delle consegne dei ristoranti vale oltre 100 miliardi di dollari e sta crescendo. C’è una significativa opportunità che non abbiamo ancora usato – ha aggiunto -. Ci stiamo concentrando sui cambiamenti che hanno un grande vantaggio per la maggior parte dei clienti nel breve termine”.

La catena di fast food ha iniziato a testare la consegna a domicilio a gennaio con UberEats in Florida e ha detto di volersi espandere entro l’anno in altri mercati. Entro Dicembre, 2.500 ristoranti McDonald’s adotteranno la consegna a domicilio, un processo che si completerà entro la fine 2020.

L’obiettivo è quello di raggiungere un aumento delle vendite tra il 3% e il 5% a partire dal 2019 e di incrementare i margini operativi dall’attuale 20% al 40% .

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