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I dati 2016

Consiglio notarile: “Mercato immobiliare in ripresa, societario stagnante”

Si è tenuta mercoledì 22 febbraio l’Assemblea annuale del Notariato bergamasco, che ha illustrato e approvato la relazione del Presidente Maurizio Luraghi sull’andamento dell’attività durante il 2016

Il settore immobiliare lascia ben sperare per il futuro. Quello societario decisamente meno. Si è tenuta mercoledì 22 febbraio 2017, nella sede di Viale Vittorio Emanuele, l’Assemblea annuale del Notariato bergamasco che ha illustrato ed approvato la relazione del Presidente Maurizio Luraghi sull’andamento dell’attività nell’anno 2016. Si è inoltre proceduto al rinnovo parziale dei componenti del Consiglio notarile distrettuale, che oggi risulta così composto: Maurizio Luraghi (Presidente), Pasquale Farinaro (Segretario, riconfermato fino al 2020), Marco Tucci (Tesoriere, riconfermato fino al 2020), Rita Bosi, Fabrizio Pavoni ( riconfermato fino al 2020), Alberto Maria Ciambella (riconfermato fino al 2020), Ernesto Sico, Elisabetta Tataranno, Sara Carioni, Marco Ruggeri e Raffella Tartaglia.

Attualmente, nel Distretto, su 107 posti disponibili sono operativi 70 notai (65% dei posti disponili assegnati). È in arrivo una nuova notaia a seguito di concorso per trasferimento e altri 4 nuovi notai attualmente in attesa di nomina. Le donne notaio sono 21, pari al 30% dei notai del distretto (dato invariato rispetto al 2015). L’età media in distretto è pari a 50 anni: il notaio più giovane ha 33 anni, quello più anziano 73. Nel distretto prevalgono i notai con età inferiore alla media (38 su 70).

Gli studi notarili associati sono cinque, mentre il numero di dipendenti e collaboratori presso gli studi del Distretto si attesta a 352.

  • I RISULTATI DELL’ATTIVITA’ NOTARILE DEL 2016

 In aumento il numero degli atti: nell’anno 2016 sono stati 76.259 rispetto ai 69.346 del 2015 (6913 pari a + 10 %), segno di una ripresa, soprattutto del settore immobiliare, più consistente nel 2016 rispetto alla timidissima ripresa del 2015.

Si registra un’ulteriore riduzione dei protesti che, nel 2016 sono stati 8.898 contro i 10.717 del 2015 (-17 %).  Anche questo dato può essere letto in prima battuta come un segnale positivo, anche se non si esclude una lettura meno ottimistica: la riduzione dei protesti potrebbe essere  dovuta ad una ulteriore riduzione dei consumi, e quindi delle insolvenze.

I pignoramenti immobiliari presso il Tribunale di Bergamo continuano ad evidenziare numeri importanti. Nel 2016 sono stati 1.324, anche se in diminuzione rispetto ai 1.570 del 2015 (- 16%)

A causa dell’invenduto aumenta il numero dei procedimenti pendenti: nel 2016 sono 7.191, rispetto ai 6.701 del 2015 (+7%). Tuttavia si registra un aumento delle aste concluse positivamente: anche questo è un segnale di ripresa del settore immobiliare, seppure nel campo dell’edilizia da “sofferenza”, facilitato sia dalle agevolazioni fiscali operanti nel 2016 (e confermate anche per il 2017) sia dalla possibilità di ridurre, in sede di presentazione dell’offerta, il prezzo base d’asta.

Le 1.033 pratiche (nel 2015 erano n. 1.122) affidate all’Associazione Bergamo 302-98 (aste ed esecuzioni immobiliari) nel 2016 si distinguono così:

CREDITORI: banche 80% (in aumento rispetto al 75% del 2015), condomini 15%, altri 5%.

DEBITORI: extracomunitari 50% (in leggera diminuzione rispetto al 55% del 2015), società e imprese 15%, altri 35%.

Il numero degli atti di trasferimento di immobili aumenta di 2.711 unità rispetto al 2015: da 14.259 a 16.970 (+19 %)

Il numero delle donazioni sale di 258 unità rispetto al 2015: da 2.579 a 2.837 (+10 %)

Il numero dei mutui e finanziamenti sale di ben 1.690 unità rispetto al 2015: da 7.271 a 8.961 (+23 %).

Maurizio Luraghi

 L’ulteriore crescita relativa ai mutui e ai finanziamenti registrata nel 2016 fa sperare ancora di più rispetto al 2015 in un allentamento del c.d. “credit crunch”, grazie anche a tassi d’interesse particolarmente bassi (con l’Euribor ormai sotto lo zero) e ad una maggiore propensione delle Banche ad erogare finanziamenti. Non bisogna tuttavia dimenticare che anche nel 2016 (come nel 2015) buona parte delle erogazioni sono in realtà surroghe di mutui già in essere.

Il numero delle costituzioni di società diminuisce di 37 unità rispetto al 2015 (da 1.869 a 1.832): si conferma la crisi vocativa imprenditoriale. Anche il fenomeno delle Start Up Innovative assume nella Bergamasca un ruolo marginale: sono solo 21 le nuove Start Up Innovative costituite nel 2016, con un capitale medio molto basso (solo 10mila Euro).

Il numero degli scioglimenti di società sale di 121 unità rispetto al 2015 (da 1.036 a 1.157, pari a +12%). Un dato quasi fisiologico, per quanto in controtendenza rispetto al trend dei 3 anni precedenti.

Prosegue, inoltre, “Chiedilo al Notaio”, l’attività di consulenza gratuita ai cittadini, inaugurata nel novembre 2007, tutti i sabato mattina al Consiglio Notarile in viale Vittorio Emanuele n. 44, dove sono presenti, previo appuntamento telefonico (035.224065), due notai.

 Nel 2016 si sono svolti 410 colloqui con i cittadini, che hanno avuto ad oggetto, in particolare, quesiti in materia civile (compravendite, preliminari, garanzie, immobili da costruire, tutele acquirenti edilizia economico popolare, catasto, servitù, affitti), fiscale e successoria (devoluzione, accettazione, gestione della massa, redazione testamento).

“Il trend che registriamo nella nostra provincia, attraverso la stipula degli atti, pur rimanendo sostanzialmente in linea con la perdurante crisi economica, fa ulteriormente sperare in una ripresa per il futuro, soprattutto nel settore immobiliare, e in questo la realtà bergamasca non si discosta da quella generale del Paese – commenta il Presidente Maurizio Luraghi, a commento dei dati dell’attività del Distretto di Bergamo -. Tale ripresa riveste tuttavia un andamento non costante nel tempo (i dati mensili del 2106 sono molto discontinui), e ciò impone ancora estrema prudenza nelle valutazioni circa i tempi di uscita dalla crisi.

Negli ultimi dieci anni – continua – la mole degli atti si è ridotta del 50%, portando con sé una riduzione degli organici degli studi notarili, in linea con il trend degli studi professionali in generale. Fa comunque ben sperare l’aumento degli atti stipulati nel 2016, soprattutto per quanto riguarda quelli aventi ad oggetto il trasferimento degli immobili (vendite, permute, donazioni) e quelli relativi a finanziamenti ai privati e alle imprese (mutui, aperture di credito in conto corrente). Rimane ancora stagnante il settore societario: meno società nuove e più scioglimenti nel 2016 rispetto al 2015. In ciò registriamo una battuta d’arresto rispetto al trend moderatamente positivo degli ultimi tre anni”.

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