C’è chi il mestiere se lo inventa. Come Alessandra Odoni, 39 anni, originaria di Gromlongo (piccola frazione di Palazzago), che della sua passione ha fatto un vero e proprio lavoro.
Da qualche anno residente a Berlino, “Ale Senso” (questo il suo nome d’arte) è una street artist. Armata di bombolette spray, rulli e spruzzini, su commissione dipinge pareti, spazi abbandonati e persino le serrande dei negozi.
Funziona più o meno così: “Insieme al committente si definisce il tema, che può essere più o meno attinente all’attività che svolge – spiega Alessandra -. Al momento, per un lavoro che va dai quattro giorni a una settimana, mi faccio pagare dagli 800 ai 1.400 euro, materiali e trasferte a parte. Molte volte succede che mi propongano un budget prestabilito e, sempre più spesso, uno zero budget. Ma se il progetto mi piace, è stimolante, mi incuriosisce o si tratta di abbracciare una causa che ritengo giusta, accetto lo stesso”.
I suoi clienti sono soprattutto associazioni, aziende o semplici privati: “Anche se le mie competenze non si limitano alla street art – precisa -. Mi occupo anche di illustrazioni, live painting, serigrafie, workshop e consulenze. Del resto, si arrotonda anche così”.
Per farsi conoscere, conta molto sul passaparola e sulla visibilità delle sue opere: “Stando in questo settore non si diventa certo ricchi, ma per quel che mi riguarda riesco a sopravvivere con i guadagni dei miei lavori. E questa è senz’altro la conquista più grande”.
I suoi disegni si possono ammirare un po’ ovunque. A Bergamo come in molte altre città italiane: Bologna, Cosenza, Genova, Napoli, Padova, Reggio Emilia, Salerno, Torino, Varese e Vicenza. Ma anche all’estero: Amburgo, Barcellona, Berlino, Bucarest, Budapest, Los Angeles, Sarajevo e Parigi.
“A metà maggio terrò una mostra personale a Berlino, della quale farò una preview a Bologna durante il mese di marzo”, racconta Alessandra.
Una passione, la sua, coltivata sin dal 1996, quando aveva 14 anni e frequentava il liceo artistico Statale Giacomo e Pio Manzù di Bergamo, prima di diplomarsi all’Accademia di belle arti di Brera: “In questo settore gli studi contano poco se poi non metti in pratica la tua arte. Quello della street-art è un campo decisamente singolare, ma funziona esattamente come gli altri. Senza costanza, determinazione, un pizzico di fortuna e tanta, tanta testardaggine, non si va da nessuna parte”.
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