Paola Guri, studentessa dell’Istituto Belotti, racconta la realtà di Ecosviluppo, cooperativa sociale nata a Stezzano dall’esigenza di aiutare le varie realtà locali.
C’è chi la conosce e chi non ne ha mai sentito parlare: 56 nuovi inserimenti lavorativi nelle aree di svantaggio, 36 disoccupati di lungo periodo e 9 tirocini con borsa lavoro; questi i dati rilevati dalle assunzioni di Ecosviluppo nell’anno appena concluso.
Ecosviluppo è una Cooperativa sociale di tipo B fondata nel 1995 a Stezzano, nata dall’esigenza di aiutare le varie realtà locali. Tale impresa no profit ha come principale obiettivo l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati: detenuti ed ex detenuti, persone con problemi fisici o psichici, tossicodipendenti ed alcolizzati; a tutto ciò viene aggiunta la nobile attività di raccolta dei rifiuti e riciclaggio di quest’ultimi con l’utilizzo di macchinari appositi.
Negli anni la Onlus ha acquisito le gestione di 30 appalti ed ha sottoscritto 50 affidamenti tra i comuni facenti parte delle province di Bergamo e Milano. Inoltre, Ecosviluppo ha stipulato diverse partnership e collaborazioni con enti locali quali gli istituti penitenziari di Bergamo, Milano e Bollate; l’ufficio stranieri del Comune di Bergamo, l’associazione Mani Amiche di Stezzano, l’associazione Mosaico e tante altre ancora.
All’interno della Cooperativa si scorge un clima di collaborazione tra i vari dipendenti, i quali emergono per senso del dovere ed efficienza nell’operato:
“Ecosviluppo mi ha offerto un’opportunità di riscatto personale, permettendomi di essere utile sia alla la mia famiglia che alla società bergamasca; ha trasformato il mio percorso detentivo finalizzandolo alla rieducazione sul lavoro”, racconta un giovane dipendente della Onlus, che ha ritrovato nel sul impiego un supporto durante l’arduo periodo di carcerazione dovuto a spaccio di sostanze stupefacenti.
Ma quale attività svolgono tali impiegati? Raccolta differenziata porta a porta, gestione delle piattaforme ecologiche, svuotamento dei cestini, raccolta dei rifiuti organici, questi sono solo alcuni dei servizi offerti dalla Cooperativa.
Nell’Ottobre 2011 è stato introdotto l’impianto di cernita degli imballaggi in plastica raccolti nei vari comuni di competenza, affinché diventasse possibile l’introduzione di manodopera femminile nelle attività lavorative.
A tutto ciò si aggiungono diversi progetti mirati alla crescita della società, partendo dalla realtà di Stezzano.
Una delle iniziative principali è il contributo di 2500€ devoluto al progetto Agorà che prevede uno sportello d’ascolto, di risposta e di orientamento ai diversi bisogni della popolazione italiana e di quella immigrata. Allo stesso modo, è giusto ricordare anche i numerosi progetti di educazione ambientale dedicati soprattutto a bambini e ragazzi delle scuole.
Risulta, inoltre, che i servizi tenuti dalla Onlus rientrino nella categoria delle attività lavorative che hanno risentito meno della crisi economica. Sarà quindi questo il settore su cui investire per il futuro? E ancora potrebbe risultare una via d’uscita per molte famiglie italiane?
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