Nicole Motta, studentessa dell’ultimo anno dell’istituto ISIS Mamoli racconta un classico weekend durante l’anno scolastico…in discoteca? No, sui libri per uno studio matto e disperatissimo!
Il sabato e la domenica sono quei due giorni della settimana che uno studente aspetta con agonia, pronto a distruggersi e a dimenticare anche il proprio nome.
Ogni studente, il sabato mattina, arriva in classe con la cartella vuota con la speranza di non essere interrogato, ma non sempre la fortuna è dalla loro parte.
Prima ora: interrogazione della materia più ostica con la professoressa che li odia. Tutte le preghiere rivolte ad ogni creatore dei social network la sera prima non sono servite a niente: nessuna lampada di Aladino che compare, nessun Ghost Rider che fa polverizzare l’insegnante.
E quando a casa si pensa di trovare un attimo di pace, ecco che la classica frase da parte della mamma distrugge le aspettative: << pulisci il porcile della tua stanza, o stasera non esci! >>, frase che anche all’età di quarant’anni metterà i brividi.
Per affrontare un sabato pomeriggio ci sono diverse opzioni: la prima è quella del riposino pomeridiano rigenerante per coloro che andranno poi in discoteca; la seconda, molto gettonata, la partita con la squadra da calcio; l’ultima, ma non meno importante, andare a farsi consolare dalla nonna con una bella cioccolata calda.
La domenica è il giorno di ripresa per chi il dì precedente ha fatto serata, o semplicemente il giorno giusto per prosciugare la carta di credito del papà facendo dello shopping, o di dedicarsi ai propri hobby: fotografica, pettegolezzi e serie TV.
La domenica sera? Inizia lo studio matto e disperatissimo, peggio di Leopardi, per la verifica alle prime due ore del lunedì.
Riprende così ogni lunedì la noiosa, ansiolitica, stressante, routine.
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