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Operazione ciclica

Treviglio, scovati altri due ladri di biciclette: oltre 100 quelle recuperate finora

Dall’inizio dell’operazione sono state recuperate circa un centinaio di biciclette e denunciate 11 persone

Continua l’attività della Polizia di Stato nell’ambito dell’operazione “CICLICA” già cominciata negli anni passati, al fine di identificare e denunciare gli autori dei furti seriali di biciclette nei parcheggi delle stazioni ferroviarie “Centrale” e “Ovest” di Treviglio.

In particolare il personale del Commissariato, continuando l’indagine relativa alle sottrazioni delle biciclette, grazie anche ad alcune testimonianze e alla visione dei filmati delle telecamere di zona, sono riusciti a individuare un altro sospettato, 30enne, magro, che, dopo essersi avvicinato alle biciclette, si allontanava con una di esse, che solitamente veniva caricata sul treno in direzione Brescia.

Dopo vari appostamenti, finalmente, è stato individuato un uomo con tali caratteristiche che si avvicinava alle bici parcheggiate alla stazione “Centrale”. Prontamente intervenuti al momento del furto, gli operanti hanno cercato di bloccarlo, ma lo stesso si è dato alla fuga addirittura scendendo in sella alla bicicletta le scale del sottopasso che conduce dietro la Stazione in zona Roggia Moschetta, cadendo rovinosamente negli ultimi gradini, per poi rialzarsi e continuare la fuga. È stato però raggiunto e bloccato dai poliziotti che lo inseguivano a piedi. È stata recuperata, oltre alla bicicletta, la catena tranciata, un disco di smeriglio “flessibile” per taglio, una leva per spezzare i lucchetti.

Accompagnato in Ufficio è stato sottoposto al foto-segnalamento e al prelievo delle impronte digitali da parte della Polizia Scientifica. Dall’archivio delle impronte digitali nazionali è risultato identificarsi per M.O., 30enne cittadino marocchino, in regola sulle norme di soggiorno, ma con numerosi precedenti specifici. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e segnalato all’Ufficio Immigrazione.

Personale della Polizia di Stato è intervenuto anche in località Castel Cerreto, dove erano state segnalate due persone sospette vicine a delle biciclette. Al momento dell’intervento una è riuscita a dileguarsi ma la seconda è stata bloccata e accompagnata al Commissariato in quanto, oltre a non riuscire a giustificare la presenza nella frazione Castel Cerreto, era priva di documenti: si tratta di L.J. minorenne di origine albanesi. Si è reso quindi necessario convocare i genitori per l’affidamento.

Dall’inizio dell’operazione “CICLICA” sono state recuperate circa un centinaio di biciclette e denunciate 11 persone. Alcune recuperate a bordo dei treni, altre nelle vie di Treviglio.

Come noto al momento ancora non vi è l’obbligo di punzonare il numero di matricola sul telaio delle biciclette e la tenuta di un registro delle immatricolazioni: la cosa viene fatta solo da alcune rare ditte private che talvolta inseriscono anche un “chip” elettronico nel telaio; motivo per cui nelle indagini si crea spesso il problema di individuare le vittime a cui poter restituire le biciclette. Complice anche le denunce fatte in modo generico senza indicare la marca, il modello, colore od altri dettagli specifici: motivo per cui al Commissariato di Treviglio ancora sono depositate alcune biciclette che non hanno ritrovato il legittimo proprietario.

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