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Informazione

Araberara raddoppia e racconta la Valcamonica

Da venerdì 20 gennaio la Valcamonica potrà leggere un nuovo giornale. Un quindicinale che è, in fondo, l'ampliamento, anzi il raddoppio di un noto strumento d'informazione pure valligiano ma tutto bergamasco: Araberara.

Da venerdì 20 gennaio la Valcamonica potrà leggere un nuovo giornale. Un quindicinale che è, in fondo, l’ampliamento, anzi il raddoppio di un noto strumento d’informazione valligiano sì, ma tutto bergamasco: Araberara. Già, Araberara si allarga e approda nella vallata dell’Oglio, scavalca i confini strettamente provinciali e sbarca a Brescia, con un “prodotto” tutto nuovo.

Ecco come lo presenta il direttore Piero Bonicelli

Un nuovo giornale. Di questi tempi? Sembra un’iniziativa controcorrente, contro tutto e tutti. Il cartaceo viene dato per morto, le vendite dei quotidiani sono in crollo. Ma non i giornali locali che sanno raccontare il territorio. Ogni piccolo Comune è capitale per chi ci abita.

E così portiamo in Valcamonica la nostra esperienza di un giornale vivo, vivace e anche temerario, la formula che ha fatto il successo di Araberara, il quindicinale dell’est della provincia di Bergamo, il territorio che confina appunto con la Valcamonica e i confini sono fittizi, valli e convalli si confondono a volte.

Sono nato e cresciuto in Val di Scalve, il Passo del Vivione l’abbiamo percorso “certe notti” da Forno Allione, passando per Paisco, dopo aver trapassato da cima e fondo la valle dei Camuni. Borno è l’altro paese confinante, passando per Dosso e Paline.

Storie di gente che sbarca il lunario e non si smuoverebbe dal suo paese per nessuna altra terra promessa. Noi cercheremo di raccontare queste storie trattando ogni governo locale come fosse quello dell’intero mondo conosciuto, perché per chi ci abita quello è il centro del mondo.

Il quindicinale, uscirà di venerdì, si chiama “InValcamonica – araberara”.

La redazione è quella di Araberara, con il supporto di giornalisti che conoscono bene il territorio. Entriamo in valle con il rispetto che si deve a chi ha una grande storia alle spalle. Coltiviamo (con discrezione) l’ambizione di diventare il giornale di riferimento, come è Araberara per le zone bergamasche, dove è diventato, nei suoi 30 anni di vita, il primo giornale per diffusione e vendita.

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