“Ragazzi provenienti da Paesi in cui vivono tutto l’anno a 30 gradi (all’ombra!) che spalano neve gelata a Lizzola a 1200 metri…”. Così Paolo Scanzi, che da qualche mese si occupa di profughi nel paese seriano, mostra e commenta la mattinata di venerdì 13 gennaio, mattinata fredda e nevosa.
Già, un bel gruppo di giovani richiedenti asilo di Lizzola, provenienti da Nigeria, Gambia, Guinea, Senegal, Mali, Costa d’Avorio, con buona volontà e tanta voglia di rendersi utili, hanno spalato la neve ghiacciata, non solo davanti alla struttura in cui vivono, gestita dalla Caritas, ma anche davanti alla Chiesa parrocchiale.
I ragazzi nella quotidianità aiutano in paese anche in altri modi: aprono per due giorni la settimana l’ambulatorio e puliscono i cestini del paese e del cimitero. Alcuni di loro frequentano tutti giorni corsi di lingua italiana e un corso di cucina in collaborazione con l’Abf di Clusone due volte la settimana.
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