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La lettera

“Un padiglione nel parco della Trucca: ma chi pensa ai residenti della zona?”

Un residente nella zona del parco della Trucca, Marco Zambelli, critica in modo netto le decisioni recenti annunciate per questo spazio dall'amministrazione di Bergamo.

Un residente nella zona del parco della Trucca, Marco Zambelli, critica in modo netto le decisioni recenti annunciate per questo spazio dall’amministrazione di Bergamo.

Leggo con una leggera preoccupazione l’articolo apparso sui quotidiani locali prima di Natale, riguardante la selezione dei progetti per la realizzazione del Padiglione permanente all’interno del Parco della Trucca (qui l’articolo di Bergamonews).

Tanta preoccupazione e poco stupore, in quanto ormai da tempo siamo abituati a non stupirci più di nulla per quanto riguarda la gestione di questo parco, aperto e inaugurato all’epoca di Bruni e dell’assessore Amorino con obiettivi ecologici e naturalistici ben precisi e poi passati nel tempo in secondo piano, puntando più su maxi schermi, musica, birra e piadine.

Colpisce la dichiarazione dell’assessore Ciagà che afferma: “Il bando è nato dall’esigenza di dotare il Parco della Trucca, di una struttura permanente, quando in passato lo stesso prevedeva l’alternanza di strutture provvisorie per il solo periodo estivo”. C’è da chiedersi da dove nasce questa esigenza: dai cittadini, dalla giunta o dagli eventuali operatori commerciali che hanno fiutato il business nella gestione di una struttura di sicuro successo… come del resto è stata sempre la struttura estiva?

La dichiarazione dell’assessore in realtà non prende assolutamente in considerazione la reale e principale esigenza emersa in tutti questi anni dai cittadini e espressa più di una volta a tutte le amministrazioni comunali in carica e cioè di dotare il parco di un parcheggio e una viabilità accettabile. In tutti questi anni non si è fatto nulla per dotare il parco di un parcheggio alternativo e più capiente di quello esistente e di una viabilità che non carichi di disagio sia i frequentatori del parco, sia i residenti della zona adiacente al Parco, che, in particolare nel periodo estivo, sono oggetto di disagi continui e denunciati in più occasioni.

In tutti questi anni si è sempre pensato solo a organizzare nel parco mille attività ricreative, anche giustamente, ma senza mai fare una seria riflessione su quanto impattassero questi eventi in termini di disagi nelle zone immediatamente adiacenti al parco.

Su questo tema sono state raccolte anche firme da parte dell’Associazione per il Villaggio, firme che non sono state prese in alcun modo in considerazione e alle quali non sono state fornite delle risposte. Nel corso degli anni inoltre si era riusciti ad ottenere dalla giunta, con non poca fatica, che la struttura estiva venisse posizionata verso il secondo laghetto e quindi nella zona centrale del parco e quindi lontano dalle abitazioni, mentre ora emerge dal progetto che il Padiglione verrà riposizionato nella zona originale e pertanto molto vicino alle case, insomma con una sorta di sorprendente dietro front.

Ci si chiede il criterio di ascolto di questa amministrazione che ogni volta disarma i cittadini. 360 mila euro di spesa non sono pochi e andrebbero spesi con attenzione, maggior serietà e maggior ascolto dei cittadini.

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