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Dal 1° gennaio

Parco dei Colli, via alla rivoluzione digitale: le pratiche si sbrigano con un clic

Non sarà più necessario portare copie di carte ed elaborati grafici, basterà un click per presentare la propria istanza, senza doversi recare negli uffici

La rivoluzione digitale parte il 1° gennaio al Parco dei Colli di Bergamo. Non sarà più necessario portare copie di carte ed elaborati grafici, basterà un click per presentare la propria istanza, senza doversi recare negli uffici.

Interessati dalla novità i cittadini, professionisti (geometri, ingegneri, agronomi) e gli enti pubblici che all’ente sottopongono istanze di autorizzazione paesaggistica, pratiche per la compatibilità paesaggistica (sanatorie) e la valutazione d’incidenza in ambito degli ex Sic (sito d’interesse comunitario) oggi Zps, cioè quelle opere o piani che possono avere incidenza o influenza sull’ambiente. Sul sito istituzionale (www.parcocollibergamo.it) è stato predisposto un “pulsante” che porta alla sezione “Sportello unico per l’edilizia” dove è indicata la procedura per registrarsi. Gli uffici hanno realizzato anche un vademecum con la procedura guidata all’accesso, scaricabile dal sito (pubblicato anche l’aggiornamento dei diritti di segreteria).

Le pratiche on line taglieranno i tempi e i costi per i cittadini, l’ambiente e il Parco stesso.

Delle 5 copie cartacee fino ad oggi necessarie per ogni pratica, ne basterà soltanto una di cortesia. Il resto viaggerà on line: i file saranno inviati agli uffici, alla Sovraintendenza e alla Commissione Paesaggio non appena la richiesta sarà evasa, tagliando i tempi delle spedizioni postali e di conseguenza, delle eventuali autorizzazioni.

La novità è stata fortemente voluta dell’ente: “E’ un efficientamento della macchina per l’evasione delle pratiche, che agevola il cittadino – commenta Oscar Locatelli, presidente del Parco dei Colli di Bergamo -. Ci sarà un’accelerazione dei tempi, si consumerà meno carta e inoltre gli utenti eviteranno di dover venire fisicamente negli uffici. E’ una novità importante per il Parco dei Colli, che, a differenza di altri enti, penso ai parchi fluviali, tutela un territorio fortemente antropizzato. Basti pensare che include Città Alta e grossi Comuni come Ponteranica, Sorisole e Villa d’Almè. Questa sua peculiarità fa sì che il Parco abbia un forte aggravio di lavoro nella gestione delle pratiche amministrative, potendo però contare su pochi addetti”.

Nel 2016 le pratiche evase sono state circa 400, di cui 170 per autorizzazione paesaggistica. Una piccola risalita rispetto al 2014, quando erano 165. Nel periodo precrisi, le pratiche erano circa 200: “E’ un piccolo segno di ripresa delle attività di recupero e ristrutturazione di alcuni siti – commenta il presidente Locatelli -. Di pari passo aumenta la consapevolezza dei cittadini che si rivolgono al Parco per interventi che devono essere sottoposti al giudizio dell’ente. In questo senso il Parco svolge un grande ruolo per la tutela dell’ambiente in cui viviamo, contro l’urbanizzazione selvaggia”.

Nel 90% dei casi, l’esito della procedura di autorizzazione degli interventi è positivo. Merito anche degli uffici che offrono consulenza gratuita: “Questa assistenza preventiva permette all’utente di presentare istanze che non obblighino il Parco a dire di no – spiega Oscar Locatelli -. E’ un’opera di approfondimento che aiuta anche i tecnici che si rivolgono al Parco dal punto di vista professionale nel caso di richieste future, evitando di perdere tempo e denaro. Inoltre, nel caso in cui l’istanza venga respinta, non è mai tout court. Si invita sempre a studiare formule di intervento più consone”.

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