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Il presidio

Piario, i sindaci contro la chiusura del punto nascita: “Così uccidono la nostra montagna”

A guidare la protesta il primo cittadino Pietro Visini: "Scelta incomprensibile arrivata dall'alto". Sabato la replica: ci saranno anche bambini e bambine nate all'ospedale Locatelli

Erano presenti tutti i sindaci della zona e diverse autorità al presidio tenuto all’esterno dell’Ospedale Locatelli di Piario nella mattinata di martedì 13 dicembre. Una manifestazione di protesta, quella andata in scena intorno alle 11, organizzata con lo scopo di ottenere una deroga per il provvedimento stabilito da Roma relativo alla chiusura del reparto maternità dell’istituto.

In prima fila il sindaco di Piario, Pietro Visini, che si è dichiarato “molto più che irritato, perché a Roma non prendono in considerazione le realtà del territorio montano e il problema della viabilità. Il punto nascite non può mancare – ha proseguito Visini –, questo presidio è indispensabile e sicuramente ci presenteremo in Regione e a Roma”.

Un coro di protesta unanime, come ha affermato il sindaco di Clusone Paolo Olini, formato da amministrazioni e da tanta gente. Sono i cittadini che devono apportare il loro contributo per difendere il territorio: questo l’appello lanciato dal primo cittadino seriano. Una decisione che coglie di sorpresa, così come ha spiegato Olini: “Una scelta incomprensibile, calata dall’alto e che non ci aspettavamo, in quanto nel corso di quest’anno noi sindaci siamo stati convocati a diversi tavoli ed eravamo stati rassicurati riguardo a questo argomento. L’auspicio è che Roberto Maroni aiuti a trovare una soluzione non provvisoria, ma definitiva”.

Presenti sulle gradinate dell’Ospedale Locatelli i consiglieri regionali Lara Magoni, Roberto Anelli, Dario Violi e Jacopo Scandella, oltre ai molti sindaci dei vari paesi limitrofi: Vertova, Fino del Monte, Leffe, Ardesio, Villa d’Ogna.

Chiare, decise e rilevanti le parole espresse da Silvana Saita, consigliera al Pirellone per la Lega Nord: “Questo ospedale è un punto importante – ha affermato – perché possiede qualità, professionalità e tutti gli standard tecnici e professionali”.

Il prossimo importante appuntamento è fissato per sabato 17 dicembre alle 10: sono stati invitati a partecipare tutti i cittadini per far risuonare a gran voce questo coro di protesta. Ci saranno anche bambini e bambine nati negli anni scorsi all’ospedale Locatelli.

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