Marcello Moro, l’ex assessore al personale del Comune di Bergamo, nella mattinata di martedì 6 dicembre è stato condannato a un anno e mezzo di carcere per aver ricevuto una tangente di 50mila euro per i lavori di Sant’Agostino da parte dell’ex costruttore di Grumello del Monte, Pierluca Locatelli.
Il reato, come per il caso di Locatelli, già condannato in abbreviato a 6 mesi, è stato riqualificato in corruzione per atto conforme: in pratica i 50mila euro avrebbero solo agevolato una procedura che in ogni caso sarebbe andata in porto, e non per conquistare la transazione tra il Comune e l’impresa (debitrice di Locatelli).
Moro è stato assolto dalle accuse di falso, abuso d’ufficio e finanziamento illecito ai partiti (il pubblico ministero Giancarlo Mancusi aveva chiesto quattro anni), così come è stato assolto Massimo Vitali.
Accolta la richiesta del pm sulla confisca del milione di euro scoperto su un suo conto in Svizzera.
commenta