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Comitato del no

Niente fusione in Valseriana: “La gente è ancora legata al proprio paese”

A tre giorni dal referendum consultivo che ha respinto il maxi progetto di fusione tra cinque comuni della Valseriana, il Comitato del No esprime le proprie considerazioni

I gruppi consigliari di minoranza di Cerete e Rovetta e tutto il Comitato del No alla fusione tornano sull’esito del referendum consultivo di domenica 20 novembre in Valseriana che ha visto il respingimento della proposta di fusione tra i Comuni di Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo. 

Il primo ringraziamento è andato ai cittadini che, a prescindere dal voto espresso, hanno partecipato numerosi alla consultazione: “Il voto per il no – spiegano –  in tutti e cinque i comuni, ha confermato ciò che abbiamo sempre sostenuto. I cittadini hanno ancora oggi un forte legame con il proprio paese ed il proprio comune, a cui attribuiscono un ruolo fondamentale nel definire l’identità della comunità.

Non ci sorprende il fatto che alcuni amministratori si siano stupiti del risultato della consultazione, e del forte attaccamento dei cittadini al proprio comune. Se ne fossero stati consapevoli non avrebbero avviato un progetto che non poteva essere condiviso dalla maggioranza della popolazione.

Abbiamo anche preso atto delle dichiarazioni, sempre da parte di alcuni amministratori, per i quali il voto andrebbe valutato come un apprezzamento sul loro buon operato amministrativo.

Non si facciano illusioni. Il risultato del voto ha un solo ed unico significato. La bocciatura chiara e forte di un progetto sbagliato; non condiviso e presentato con troppa superficialità e anche con presunzione e supponenza, da parte di chi ha troppo spesso sottovalutato e snobbato coloro che vi si opponevano.

Visto il risultato, un gesto apprezzabile sarebbe piuttosto che gli amministratori e gli sponsor del comitato del si, si assumessero quantomeno gli oneri dello studio del Dottor Simonetta, posto a base del progetto di fusione.

Ma a tre giorni dal voto, il referendum rappresenta per noi il passato. Non ci interessano i festeggiamenti, ci basta la soddisfazione ed il riconoscimento dei tanti cittadini. Vogliamo guardare al futuro e se possibile dare il nostro contributo all’amministrazione del nostro territorio.

Anche se la responsabilità della gestione spetta alle amministrazioni, ed alle minoranze spetta dare il proprio contributo critico ma costruttivo, vogliamo ribadire la nostra volontà a collaborare in tutte le occasioni possibili, rispondendo ad ogni sollecitazione che ci verrà fatta; al fine di accelerare lo sviluppo della collaborazione fra i comuni. Fermo il rispetto e la doverosa attenzione alle specifiche esigenze di ogni singola e diversa realtà.

Se, come speriamo, le amministrazioni sapranno affrontare la sfida che in questo periodo difficile i nostri comuni – come tutti i piccoli comuni d’Italia – devono affrontare noi sapremo dare il nostro supporto.

Se invece, si ritiene che il fallimento del progetto di fusione non permetta il proseguimento sereno ed efficacie della gestione amministrativa, sarà opportuno da parte degli amministratori un ripensamento del proprio impegno.

Dopo aver ringraziato i cittadini, concludiamo ringraziando doverosamente tutti i sostenitori e tutti coloro che hanno lavorato per supportare il comitato del no. Ed infine, un grazie particolare va a tutti i mezzi di informazione, giornali e televisioni, per il lavoro svolto – professionale e puntuale – che ha permesso la diffusione di una corretta e precisa informazione”.

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