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La presentazione

Atalanta, con la Roma sfida d’alta quota, ma non deve soffrire di vertigini

I nerazzurri ospitano gli uomini di Spalletti in uno scontro d'altissima quota, seconda contro quarta: il Gasp, che deve fare a meno di Konko, Conti e Dramè, punta ancora su Spinazzola

Ferve l’attesa per la gara di domenica all’Atleti Azzurri che vedrà l’Atalanta affrontare la Roma in un match che, in termini assoluti, vale certamente più per i giallorossi. Mentre infatti la formazione di Spalletti deve assolutamente vincere se vuole continuare a sperare di riagganciare la capolista Juventus, la Dea si gode questo momento di sfavillante forma sapendo che anche un’eventuale sconfitta non scalfirebbe minimamente il prosieguo del percorso.

Già, perché se è vero, classifica alla mano, che questa partita potrebbe valere il terzo posto (se il Milan dovesse perdere il derby), anche il tifoso più acceso non può non essere conscio del fatto che le attuali zone occupate nella classifica saranno off-limits per la Dea alla fine della stagione. Insomma, oggi è una gara da zona Champions (lo dicono i numeri), nel match di ritorno dubito fortemente che sarà così.

Volendo e dovendo infatti essere obiettivi, ci sono a mio avviso almeno 7/8 squadre più forti della nostra, ecco perché, con la salvezza già in tasca a novembre, credo che l’obiettivo possa essere quello di centrare una posizione tra l’ottavo ed il decimo posto. Arriverà qualcosa di più? Ne saremo tutti ben felici e, ovviamente, non mettiamo limiti alla provvidenza, ma per ora avanti passo per passo, partita dopo partita e poi si vedrà.

La Roma è una grandissima squadra, non la scopriamo certo oggi: inutile e superfluo citare i giocatori che la compongono nei diversi reparti, sono tutti super campioni. E’ la squadra che vanta il miglior attacco della serie A (29 gol realizzati), ha il capocannoniere Dzeko che sembra tornato ai livelli di qualche tempo fa e una delle difese meno perforate. Ma non v’è alcun dubbio del fatto che sul terreno orobico i capitolini, per tradizione, abbiano sempre faticato e quindi, nonostante la presenza dei 2mila tifosi che cercheranno di trascinarla alla vittoria, gli uomini del Gasp proveranno ancora una volta a superarsi per impedirlo.

A proposito di tifosi, è notorio che la gara con la Roma sia considerata da molti anni a rischio incidenti, tanto che solo negli ultimi giorni l’Osservatorio per le manifestazioni sportive ha concesso ai tifosi romanisti la trasferta (vietata lo scorso anno). Mi aspetto da tutti i sostenitori nerazzurri un comportamento corretto, tifo caloroso e colorato a favore della Dea: Bergamo dimostri una volta per tutte a coloro che spesso sparlano della sua tifoseria quello che invece è capace di fare.

Il bilancio tra Atalanta e Roma all’Atleti Azzurri d’Italia è decisamente equilibrato: i nerazzurri hanno vinto una gara in più (18-17), a fronte di 19 pareggi, con gli orobici che hanno messo a segno 4 reti in più (69 a 65). Se teniamo invece conto anche delle gare disputate all’Olimpico, nei 108 incontri totali la Roma è in netto vantaggio, con 51 vittorie, 32 pareggi e 23 sconfitte, con 164 reti segnate e 117 subite.

L’ultima vittoria atalantina è quella del 2011-2012, e può essere ricordata come il Denis match, visto che il Tanque fu autore di una tripletta nel 4-1 finale (di Marilungo e Borini gli altri due gol).

L’ultima vittoria giallorossa a Bergamo risale invece al campionato 2014 2015 quando Ljajić e Nainggolan riuscirono a ribaltare il fulmineo gol di Moralez segnato dopo 57 secondi. L’ultimo pareggio è invece datato aprile 2017 e fu un rocambolesco 3-3: doppio vantaggio della Roma con Digne e Nainggolan, accorciò D’Alessandro poi il Borriello show con una doppietta, fino al definitivo pareggio a 5 minuti dal termine dell’immenso Totti appena entrato.

A Zingonia Toloi è tornato a lavorare sul campo e, risolte le noie fisiche, contro i giallorossi dovrebbe tornare a dirigere la difesa. A centrocampo Gagliardini chiede spazio, l’indiziato numero uno a lasciargli il posto potrebbe essere Freuler. Squalificato Conti, è probabile che Gasperini possa dare spazio a Raimondi sulla fascia destra. Quasi certa invece l’assenza di Dramè che non ha ancora recuperato pienamente, quindi dovrebbe giocare Spinazzola. Azzardo anche possibili novità tra i pali: Berisha, che è stato espulso in settimana con la sua nazionale, potrebbe lasciare il posto a Sportiello. Ecco la possibile formazione iniziale: Berisha, Masiello, Toloi, Caldara, Raimondi, Kurtic, Kessie, Gagliardini, Spinazzola, Petagna, Gomez.

Nella retroguardia dei capitolini ci sarà il ritorno di Manolas, ristabilito dall’operazione al setto nasale. Dovrebbe trovare posto in panchina Juan Jesus, anche se la sua candidatura per un posto da titolare resta viva (in questo caso l’escluso sarebbe uno tra Rudiger e Fazio). La sosta ha riconsegnato Emerson a mister Spalletti, certa invece l’assenza dell’infortunato Paredes mentre in forte dubbio la presenza di Totti, dolorante all’anca. L’undici giallorosso di partenza potrebbe essere il seguente: Szczesny, Rudiger, Fazio, Manolas, Bruno Peres, De Rossi, Strootman, Salah, Nainggolan, Perotti, Dzeko.

Gli ex della partita saranno solo in maglia nerazzurra: Ervin Zukanovic, che ha disputato l’ultima parte della scorsa stagione a Roma, con 9 presenze e nessuna rete, Rafael Toloi che ha vestito la casacca giallorossa per una parte della stagione 2014-2015 per poi tornare a metà stagione al San Paolo, 5 sole presenze senza gol e Marco D’Alessandro che nella stagione 2008-2009 (allora diciassettenne) disputò 3 brevi scorci di partita, ovviamente senza alcuna marcatura realizzata.

Amarcord nerazzurro/giallorosso per ricordare un paio di giocatori, oggi non più in attività, che hanno vestito entrambe le maglie. Ivan Pelizzoli, portierone bergamasco cresciuto nelle giovanili atalantine per poi passare in prima squadra nel 2000-2001 e, complici i contemporanei infortuni di Fontana e Pinato, diventarne titolare inamovibile disputando 30 partite. In estate divenne uomo mercato tanto che l’anno dopo passò ai giallorossi dove rimase per 4 campionati con 72 presenze. Come non ricordare poi l’inossidabile Walter Bonacina, attuale tecnico della Primavera Nerazzurra, 10 stagioni in nerazzurro con 331 presenze (secondo nella classifica di sempre dopo Bellini), il tutto inframmezzato dall’esperienza nella capitale durata 3 anni tra il 1991 e il 1994.

Indimenticabile il gol del 2-1 segnato al 91′ a San Siro contro il Milan nel 1988, rete che fruttò tra l’altro la più alta vincita per il Totocalcio di allora: oltre 4 miliardi e 361 milioni delle vecchie lire.

Un “internazionale” è stato designato per arbitrare la gara: si tratta del fiorentino Gianluca Rocchi alla sua 204 esima direzione in serie A (la 381 esima complessiva contando anche le serie minori, le Coppe Europee e le gare delle nazionali) la sesta di questo campionato nel quale ha già arbitrato la Dea nella vittoriosa trasferta a Pescara contro il Crotone. Un solo precedente per Rocchi tra le due squadre, nel 2010 quando i giallorossi sconfissero i nerazzurri all’Olimpico per 2-1.

Credo che mai come quest’anno l’Atalanta possa affrontare la Roma con la consapevolezza di essere un po’ meno Davide e un po’ più Golia: se poi pensiamo a come è finita nel biblico episodio, potrebbe prospettarsi una domenica trionfale.

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