Perché votare ‘Sì’? “Per un unico grande motivo: permettere all’Italia di diventare una democrazia più moderna, europea ed al passo con i tempi”. A parlare è Niccolò Carretta, giovane Consigliere Comunale della lista Gori e promotore del Comitato per il ‘Sì’.
Secondo Carretta, 25 anni, laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, “il punto centrale della riforma è il superamento del bicameralismo paritario, che permetterebbe alla nostra classe politica di non avere più scuse per portare avanti i propri programmi elettorali e per fare le riforme di cui il Paese ha estremo bisogno. Votando ‘Sì’, si sceglierà un meccanismo per cui le leggi avranno tempi di approvazione molto più rapidi”.
E ancora: “Il superamento della legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Votando ‘Sì’, alcune materia saranno solo di competenza statale e altre di competenza regionale, evitando che la Corte Costituzionale lavori per dirimere i conflitti tra Stato e Regioni. Eliminando, in questa maniera, anche molti costi indiretti”.
Infine: “Si introducono strumenti che rafforzano la democrazia partecipativa”. Ossia: “Si introduce in Costituzione il principio di referendum consultivo, si abbassa il quorum delle firme per il referendum abrogativo e si rende obbligatoria la discussione delle leggi di iniziativa popolare in Parlamento. Ad oggi, nessuna legge di iniziativa popolare è stata approvata dal Parlamento”.
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