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Al teatro donizetti

Domenica 16 ottobre, BergamoScienza cala il sipario: tutti gli appuntamenti

Ultimo giorno di BergamoScienza, che anche per questa XIV edizione ha riempito le piazze e i luoghi della città con conferenze, laboratori e mostre interattive, trasformando Bergamo in un grande science center. Domenica 16 ottobre gli ultimi cinque appuntamenti al Teatro Donizetti

Ultimo giorno di BergamoScienza, che anche per questa XIV edizione ha riempito le piazze e i luoghi della città con conferenze, laboratori e mostre interattive, trasformando Bergamo in un grande science center. Domenica 16 ottobre gli ultimi cinque appuntamenti al Teatro Donizetti.

Alle 9,30 in “Space 4.0 – La nuova era dell’Europa nello spazio” Kai-Uwe Schrogl e Ilaria Zilioli dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) guideranno il pubblico attraverso i risultati che la società si può aspettare dal progetto Space 4.0 nei campi della scienza, dell’esplorazione e delle applicazioni.

Alle 11,30 la conferenza dal titolo “Possono l’esercizio e la tecnologia tenere il tuo cervello giovane per sempre?” avrà come protagonista il medico statunitense Philip Harvey. Si cercherà di capire se l’allenamento mentale, anche conosciuto come “rimedio cognitivo”, possa influenzare effettivamente un cervello che invecchia, in quali modalità e a che livelli.

Alle 14,30 nell’incontro “Statistica e opinione – La scienza dei sondaggi tra rigore metodologico e responsabilità sociale”, i sondaggisti Nando Pagnoncelli e Paolo Natale dialogheranno sulle difficoltà che incontrano i sondaggi al giorno d’oggi – distorsioni campionarie, limiti degli strumenti di rilevazione, volatilità delle opinioni − e sulle innovazioni a cui sono chiamati gli istituiti demoscopici.

Alle 16,30 si terrà la tavola rotonda “Italia su Marte con lo sguardo su Giove”, a due settimane dalla conclusione della missione Rosetta sulla cometa 67P e in concomitanza con il rilascio del lander Schiaparelli, destinato a posarsi sulla superficie di Marte il 19 ottobre. Il 19 ottobre sarà anche il giorno in cui la sonda Juno della NASA, perfezionata dalla sofisticata tecnologia italiana, inizierà a percorrere la sua prima orbita scientifica intorno a Giove. Interverranno Enrico Flamini dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), Fabrizio Capaccioni, Direttore dell’Istituto di Astrofisica e Planetologia Spaziali di Roma ed Eugenio Sorrentino dell’Italian Mars Society.

Alle 18,30 conferenza conclusiva dal titolo “Avventure ai confini tra arte e scienza”, con la pittrice statunitense Kate Nichols. L’artista di San Francisco spiegherà come utilizza le nanoparticelle nella sua pittura per dipingere i colori della natura, facendo crescere pelle artificiale dai microrganismi e creando vernici con ricette del XV secolo.

LABORATORI

In questa XIV edizione sono stati più di 150 i workshop interattivi allestiti, con una partecipazione di oltre 3mila studenti. Per questo ultimo weekend, ne segnaliamo alcuni:

Colori, profumi e percezioni: all’Istituto Leonardo da Vinci si potranno estrarre i pigmenti responsabili dei colori brillanti presenti in natura e utilizzare gli estratti per realizzare un acquerello dalle tinte naturali. I coloranti naturali sintetizzati, inoltre, potranno essere utilizzati come indicatori di acidità e/o basicità di sostanze di uso comune come aceto, bicarbonato e ammoniaca.

Riciclare e risparmiare – Noi e la scienza possiamo differenziare: allo Spazio Viterbi della Provincia, un laboratorio rivolto ai bambini della scuola primaria, per spiegare, in modo facile e divertente, come i rifiuti possano diventare una risorsa, differenziandoli correttamente e riutilizzandoli creativamente.

Alimentazione – Una finestra sull’olio di palma: all’IIS Archimede di Treviglio si potrà scoprire tutto sull’olio di palma, di cui molto oggi si discute: da dove proviene? È saturo o insaturo? Ci sono problemi per la salute dei consumatori?

Numeri dell’altro mondo: allo Spazio Viterbi della Provincia si esploreranno i numeri degli antichi per capire meglio il nostro sistema di scrittura e scoprirne le potenzialità. In un percorso storico-matematico i partecipanti avranno la possibilità di visitare diverse postazioni, in ognuna delle quali si immedesimeranno in personaggi di altri tempi e culture e impareranno a utilizzare simboli, sistemi numerici e algoritmi diversi dai nostri.

MOSTRE

Click… e luce fu!: al Convento di San Francesco, un percorso tra storia e scienza per capire come è nata la fotografia e come si è evoluta negli anni. Si potrà anche entrare in un antico studio di posa e in una camera oscura a misura d’uomo.

Una terra tra due fiumi: al Civico Museo Archeologico i visitatori saranno condotti alla scoperta dei ritrovamenti venuti alla luce nel territorio di Calcinate tra il 2005 e il 2009, come i resti di una sepoltura neolitica datata tra il V e il IV millennio a.C., le tracce di un abitato dell’età del Bronzo e le tombe celtiche e romane di una necropoli.

La banconota delle idee – Tecnologia, creatività e sicurezza: alla Banca d’Italia di Bergamo, un’installazione multimediale audiovisiva consentirà di conoscere il mondo del contante e delle Banche Centrali e di scoprire le moderne tecniche di stampa delle banconote in euro.

Le orchidee tra mito e leggenda: alla Biblioteca Comunale, una mostra sulle orchidee nostrane, per scoprire tutto sulla varietà italiana di questo fiore, meno conosciuta e appariscente di quella esotica, ma non per questo meno affascinante.

Tutte le conferenze, i laboratori e le mostre sono aperti gratuitamente al pubblico su prenotazione, da effettuare sul sito www.bergamoscienza.it

SCUOLE

“Hanno partecipato più di 50 scuole con un totale di circa 115 iniziative – racconta Sergio Pizzigalli, segretario della Commissione Scuole di BergamoScienza – gli studenti sono una risorsa perché sono sia una grossa fetta di pubblico (l’anno scorso sono state circa 32MILA le presenze da parte delle scuole) sia organizzatori di eventi: nella scorsa edizione la manifestazione ‘La scuola in Piazza! ’ ha richiamato circa 20mila visitatori e credo che anche quest’anno sia stato raggiunto lo stesso numero.”

La novità dell’edizione 2016 è stata quella di poter finalizzare le attività svolte durante il Festival scientifico come percorsi di alternanza scuola lavoro previsti dalla Buona Scuola: “Per far valere le ore di ‘lavoro’ presso il Festival scientifico – continua Pizzigalli – gli studenti potevano scegliere di fare da guida nei laboratori non scolastici, lavorare nella segreteria di BergamoScienza – in questo settore sono stati numerosi i ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale e Turistico Vittorio Emanuele II – e partecipare come ‘videomakers’, con l’incarico di filmare i laboratori della propria scuola.

Avevamo già iniziato nell’edizione 2015 con questo genere di attività e proposte agli studenti – con la partecipazione del Liceo Secco Suardo, dell’I.T.I.S Paleocapa e l’Istituto Einaudi – ma quest’anno è stato il primo in cui il coinvolgimento è stato preciso e sistematico ed è necessario trovare sempre più spunti per renderla una realtà da proporre tutti gli anni. Sono convinto che sia un percorso molto motivante e fonte di grande autostima per gli studenti, cioè quello di porsi come insegnanti per un breve periodo, soprattutto per i ragazzi che provengono dagli istituti professionali, che vengono quasi sempre considerati come ‘ultimi’. Invece con queste opportunità tutti possono mettersi in gioco e al pari dei propri insegnanti.”

Tutte, ma proprio tutte le età e i gradi d’istruzione sono coinvolti e partecipano a BergamoScienza, dalla scuola dell’infanzia all’Università: caso emblematico e molto apprezzato dalla Commissione Scuole del Festival è stato il laboratorio “Il gioco della matematica – dal ritmo alla rappresentazione delle mappe”, organizzato dai bambini – 5 anni d’età – della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Solari di Albino e ospitato nella Scuola Primaria M. Hack di Desenzano al Serio: “Il nostro laboratorio, destinato a bambini tra i 4 e i 7 anni, si basa sulla matematica e le neuroscienze – ci racconta l’insegnante responsabile dell’evento, Serena Gusmini -, in particolare sulle ricerche delle neuroscienze in merito alle modalità di apprendimento. Il cervello umano è plastico fino ai 6 anni e le attività previste per la sua formazione sono fondamentali, in particolare quelle riguardanti il movimento: lo scopo del nostro laboratorio è partire dall’attività motoria e arrivare a creare un gioco ritmico stimolante fino alla possibilità di rappresentare la mappa di un percorso sul piano cartesiano imparando a gestire misure e direzioni.” Il laboratorio ha richiamato un pubblico di 250 persone, raggiugendo anche il doppio delle presenze rispetto alle prenotazioni: “Di certo – conclude Serena – il dato e l’esperienza più emozionanti sono assistere allo spettacolo di bambini di 5 anni che fanno da guida, accompagnando il pubblico durante il corso di tutto il laboratorio.”

Decisamente BergamoScienza è un Festival che sa emozionare e scaldare i cuori, tanto da richiamare anche scuole provenienti da fuori Bergamo e provincia: è il caso delle quattro classi provenienti dall’Istituto Comprensivo Alessandro Manzoni di Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento, venute in gita scolastica a Bergamo per prendere parte a BergamoScienza : “Durante l’evento ‘Stati Generali della Scuola Digitale’, organizzata il 26 Maggio 2016 alla Fiera di Bergamo, ho conosciuto BergamoScienza e ne sono rimasto subito affascinato – racconta il professor Alfonso Montalbano, insegnate di matematica e scienze, oltre che vice preside dell’Istituto –. Da lì, insieme alla Preside, abbiamo deciso di portare le classi di terza media – circa 50 studenti – in gita scolastica a Bergamo per partecipare al Festival. Abbiamo preso parte ai laboratori ‘Pilota il robot’, organizzato dall’ IISS Majorana di Seriate, ‘Space Invaders – Da Philae a Exomars’ dell’ITIS Paleocapa e ‘La ri- monta dei grassi – quando la scienza incontra gli alimenti’ del CFP Bergamo e, infine, alla conferenza ‘Uomini virtuali e robot simili agli uomini: Nadine e Edgar’ di sabato 8 ottobre tra le mura del Teatro Donizetti.”

Il professor Montalbano ha raccontato dell’emozione dei ragazzi nell’entrare nel “lucente e maestoso” Teatro Donizetti, poiché “molti non erano mai entrati in un teatro simile”, e dell’entusiasmo e della voglia di imparare che BergamoScienza ha dato loro: “È un Festival che lascia un’impronta indelebile negli animi dei ragazzi. E credo che il fattore determinante risieda nel fatto che si tratta di una manifestazione per i ragazzi fatta dai ragazzi, creando un’intesa immediata tra i fruitori e il pubblico. Il nostro giudizio è assolutamente positivo e spero che la nostra visita diventi una costante.”

La XIV edizione di BergamoScienza sta per terminare e, ancora una volta, è stata in grado di incarnare ciò che diceva Erasmo da Rotterdam: “Il reciproco amore tra chi apprende e chi insegna è il primo e più importante gradino verso la conoscenza.”

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