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Conferenza dei sindaci

La denuncia di Capelli: “A Bergamo una logica spartitoria fatta alle spalle dei cittadini”

“Quanto accaduto oggi, mercoledì 12 ottobre, alla Fiera in merito alla rielezione dei rappresentanti della Conferenza dei sindaci è grave e va stigmatizzato perché riporta il nostro territorio indietro di molti anni – afferma Angelo Capelli, segretario provinciale di Lombardia Popolare-Ncd -. A Bergamo si sta riproponendo una logica spartitoria fatta alle spalle dei cittadini. Dietro parole di facciata infatti si è consumato l’accordo politico tra Lega, Pd e Fi. A fronte delle dichiarazioni formali di martedì 11 ottobre in Consiglio provinciale oggi in effetti è emersa l’intesa sottobanco tra le segreterie, passata sopra le teste dei Sindaci e forse anche di molti iscritti e dirigenti di quei partiti, e non ha visto levarsi nessuna voce di stupore, di distinguo o di dissenso”.

“Sebbene il sindaco di Caravaggio del Pd abbia delegato a rappresentare il suo Comune il presidente del suo Consiglio comunale (suo antagonista alle elezioni e candidato di FI a sindaco pochi mesi fa) – conclude Capelli -. Col silenzioso accordo della Lega. Secondo la più bassa logica spartitoria. Un atto che ritengo grave e denuncio perché contraddice l’opposizione espressa ieri da FI e Lega in Consiglio provinciale. E che temo preluda dopo il 4 dicembre a un accordo strutturale sul piano provinciale con scambio di cariche e posti. Come il fatto di oggi anticipa, e che comprime il pluralismo di voci, di scelte e di controllo democratico. Se a questo aggiungiamo che il voto del M5s a Bergamo nelle elezioni provinciali celebrate sabato scorso è andato a Fi c’è davvero di che riflettere”.

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