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BergamoScienza

Secondo weekend

Ilaria Zilioli, space lawyer e BergamoScienza: “Volevo fare l’astronauta”

Ilaria Zilioli, legale dell’ESA (European Space Agency), racconta la nascita della sua passione per lo spazio.

“Ho sempre avuto un grande interesse per lo spazio, dopotutto faccio parte di quei bambini degli anni ’70 che sognavano di fare l’astronauta e sono cresciuta con una grandissima ammirazione per gli astronauti, ora diventati miei colleghi”. Così Ilaria Zilioli, legale dell’ESA (European Space Agency), racconta la nascita della sua passione per lo spazio.

È emozionate farsi trasportare in un mondo lontano anni luce attraverso le parole di Ilaria Zilioli scoprire realtà sconosciute in un campo, quello spaziale, che i più associano solo a passeggiate lunari e spedizioni all’interno del nostro sistema solare: “Io non sono uno scienziato, sono un legale o, se volete, uno space lawyer. Ho studiato diritto internazionale specializzandomi in politica e diritto dello spazio con un master all’International Space University. Tutto è cominciato grazie allo stimolo datomi da un corso estivo organizzato ad Aberdeen nel ’95 dallo European Centre for Space Law, propostomi dall’Università Statale di Milano, che mi ha portato a scrivere una tesi sul regime giuridico dell’orbita geostazionaria (un’orbita posizionata a c/a 35.000 km dalla terra utilizzata prevalentemente dai satelliti per le telecomunicazioni). Lo spazio è fondamentalmente ricerca e sviluppo tecnologico, ma forse non tutti sanno che dietro alle attività spaziali c’è anche il lavoro dei legali dell’ESA che si occupano di scrivere gli accordi internazionali fra gli Stati membri dell’ESA o tra l’ESA e altre organizzazioni internazionali o agenzie spaziali – collaboriamo con la NASA e con le agenzie spaziali russa, canadese, giapponese, ma non solo. Vi sono sempre più donne nel settore spaziale – Zilioli è vicepresidente dell’associazione DIRE (Donne Italiane Rete Estera) e membro di WIA (Women In Aerospace) – e sono convinta che ce ne saranno sempre di più in futuro nel settore scientifico.”

Con l’entusiasmo che ha animato la sua voce per tutta l’intervista – “l’entusiasmo è un fattore da sempre presente nella mia vita e che mi avvicina alle nuove generazioni”, afferma lei stessa – Ilaria illustra le conferenze previste per il secondo e il terzo weekend dedicati alla XIV edizione di BergamoScienza, tutte incentrate sullo spazio.

La conferenza “Asteroidi – Pericolo di impatto e opportunità per l’esplorazione spaziale” di domenica 9 ottobre – alle 9.30 al Teatro Donizetti – tratterà di asteroidi e di cosa rappresentano per l’umanità: una minaccia o una risorsa?

“Ian Carnelli, dell’ESA, ci parlerà del ruolo dell’Agenzia Spaziale Europea nel monitorare lo spazio circostante il nostro pianeta controllando se vi siano asteroidi di grandi dimensioni in avvicinamento e di cosa si sta progettando per deviare la loro rotta in caso di pericolo per il nostro pianeta, descrivendoci, in particolare, l’Asteroid Impact Mission (AIM). L’astrofisico dell’ESA Fabio Favata, coordinatore del programma della scienza, invece, tratterà delle potenzialità dello sfruttamento delle risorse presenti sugli asteroidi: a che punto siamo – il Lussemburgo si è attivato per dare vita ad un progetto privato di Asteroid Mining – e se lo sfruttamento degli asteroidi sia economicamente interessante oppure no, perché, come racconterà Favata, la grossa sfida consiste nel raggiungere gli asteroidi e riportarne indietro le risorse.”

Domenica 16 ottobre, alle 9.30 al Teatro Donizetti, andremo nel futuro con la conferenza “Space 4.0- La nuova era dell’Europa nello spazio”: “La conferenza tratterà del futuro dello spazio e di cosa ci attende, mostrando al pubblico una visione a 360° delle attività spaziali. È una novità a BergamoScienza perché fino ad ora abbiamo sempre portato interventi specialistici. Lo scopo dell’ESA è fare ricerca scientifica, ma non c’è solo l’esplorazione del nostro sistema solare. C’è molto altro. Ad esempio: cosa può fare lo spazio per l’umanità? L’Agenzia Spaziale Europea infatti non guarda solo dalla terra verso l’universo, ma anche dallo spazio verso la terra, monitorando ‘la salute’ del nostro pianeta e fornendo servizi per i cittadini (come la meteorologia, le telecomunicazioni via satellite, etc.). Collaboro con l’Associazione BergamoScienza da 10 anni e ad ogni edizione cerco di portare nuovi relatori per far conoscere gli svariati aspetti delle ricerca scientifica nel settore spaziale –Ilaria ha portato al Festival scientifico, tra gli altri, anche gli astronauti dell’ESA Luca Parmitano e Paolo Nespoli – e continuerò a farlo in futuro perché sono una vera space enthusiast! ”

Lasciatevi trasportare dalle meraviglie dello spazio e non perdete nemmeno una delle conferenze in programma!

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