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Bergamo

Aggredito volontario: la mensa dei poveri chiusa per punizione

Sospeso il servizio. Don Fausto Resmini: "Certi comportamenti non sono ammissibili"

“A causa dell’aggressione a un volontario la mensa resterà chiusa fino a sabato”. È il messaggio affisso sui vetri della mensa serale “Posto Caldo”, gestita dal Servizio Esodo tra via Foro Boario e via Bono, dietro la stazione autolinee di Bergamo.

I fatti risalgono all’inizio della scorsa settimana, quando un volontario è stato aggredito da due frequentatori della mensa. Così, il servizio gestito dal sacerdote del Patronato San Vincenzo, Don Fausto Resmini, e da alcuni suoi collaboratori, è rimasto chiuso “per punizione” fino a sabato 1 ottobre: “Volevamo dare un segnale forte a chi frequenta la mensa – spiega Don Fausto -. Certi comportamenti non sono più ammissibili”.

Il servizio è aperto tutte le sere dalle 19 alle 22 e alla domenica, mentre nei giorni festivi è aperto anche a pranzo, dalle 12 alle 14. A quanto pare i due aggressori, compresi tra i 25 e i 30 anni e di origine straniera, sarebbero entrati nella mensa visibilmente ubriachi, e avrebbero dato in escandescenza gettando prima il cibo a terra e scagliandosi poi contro uno dei volontari, che fortunatamente se l’è cavata con un grosso spavento e senza gravi conseguenze.

“Purtroppo sono fatti che si verificano spesso – continua Don Fausto -. Molte delle persone che accogliamo sono disagiate, ai margini della società e che devono fare i conti con problematiche gravi. Arrivano da noi la sera cariche di stanchezza e tensione, ed è facile che manifestino comportamenti aggressivi, anche per futili motivi. Ma questa volta abbiamo voluto mettere le cose in chiaro, proprio per evitare che queste cose succedano di nuovo”.

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