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Bomber predestinato

Il bergamasco Belotti vuol prendersi la Nazionale: “Ma quanto ha fatto male la bocciatura dell’Atalanta”

Il bomber del Torino avrebbe voluto sbocciare nel florido vivaio di Zingonia, ma fu respinto: "Non ho mai mollato, per fortuna poi è arrivato l'AlbinoLeffe"

Il “no” dell’Atalanta, poi la ripartenza, i gol con l’AlbinoLeffe, la serie A e ora la Nazionale. Andrea Belotti non ha proprio voglia di fermarsi e ora, dopo aver conquistato Torino, vuol prendersi anche l’Italia.

L’arrivo del nuovo ct, Giampiero Ventura, suo allenatore nella passata stagione sotto la Mole, gli ha di fatto spianato la strada in azzurro. Ma Belotti, in ogni caso, oggi non potrebbe essere ignorato commissario tecnico, chiunque esso sia.

Eppure, c’è una cosa che ha tremendamente ferito il bomber classe 1993 del Toro: il rifiuto che l’Atalanta gli riservò dopo un provino sostenuto per entrare a far parte delle giovanili di Zingonia. “Quel no mi ha fatto davvero male – ha dichiarato Belotti -, è stato difficile da superare. Poi fortunatamente è arrivato l’AlbinoLeffe”.

Giovedì sera con la Spagna il bergamasco potrebbe non essere titolare (ma attenzione: Pellè è acciaccato e non è detto che Ventura lo voglia rischiare), ma per la gara di Skopje di domenica sera, contro la Macedonia, dovrebbe trovare posto nell’undici iniziale.

A quota cinque gol in cinque partite disputate, Belotti nella classifica dei cannonieri è appena dietro ai grandi big della serie A: Higuain, Icardi e Bacca.

“Un giorno un mio allenatore mi disse: ‘Tu hai le qualità, non mollare mai’. Ho fatto tesoro di quelle parole – ha continuato l’attaccante del Torino -, e le ripeterei a tutti i ragazzi che cominciano a giocare”.

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