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Gran bretagna

Brexit, allarme per gli italiani; il ministro inglese: “Le aziende facciano liste dei lavoratori stranieri”

Brexit, proposta shock: "Le aziende facciano liste dei lavoratori stranieri" La ministra degli interni Amber Rudd: "Troppi dipendenti non britannici, dobbiamo invertire la tendenza

“Firms must list foreign workers”, le aziende dovranno fare liste dei lavoratori stranieri. È questa la proposta della ministra degli Interni Amber Rudd che, nella mattinata di mercoledì 5 ottobre, ha precisato al congresso dei Tories: “Ci sono troppi lavoratori stranieri in Gran Bretagna”. Aggiungendo subito dopo che sono troppi anche gli studenti stranieri. “Gli uni e gli altri tolgono posti, spazio e risorse ai cittadini britannici” sostiene la ministra.

Una misura che il Regno Unito si appresta in linea con Brexit, ovvero uscendo dall’Unione Europea e mettendo fine alla libertà di movimento dei lavoratori. Secondo l’idea del ministro occorre “Svergognare” le aziende che privilegiano le assunzioni di stranieri. Da qui l’idea di obbligare le aziende a pubblicare “liste” per nazionalità, in modo che l’opinione pubblica sappia quanti britannici e quanti non britannici vi lavorano: una pressione che, nelle intenzioni di Amber Rudd, spingerebbe le imprese ad assumere più britannici.

Liam Fox, uno dei tre “ministri per Brexit” nominati da Theresa May, afferma tranquillamente che gli europei residenti in Gran Bretagna, 3 milioni di persone, potrebbero essere usati “tatticamente” come merce di scambio al tavolo della trattativa fra governo britannico e Ue sui termini del divorzio.

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