È costata cara la bravata compiuta da un gruppo di 8 ragazzi, ora tutti “condannati” a svolgere lavori socialmente utili per conto del Comune di Calvenzano.
Chiunque li abbia visti all’opera, nel pomeriggio di sabato 1° ottobre, mentre estirpavano le erbacce lungo i vialetti ghiaiosi del cimitero cittadino armati di cazzuole, scope e rastrelli è rimasto a dir poco colpito dalla volenterosità di quei ragazzi (tutti neo-maggiorenni fuorché uno) che, di buona lena, e sotto l’occhio vigile del sindaco Fabio Ferla, tiravano a lucido il camposanto.
Nessuno, però, poteva immaginare che quello fosse il primo passo verso lo sconto di una punizione inflitta loro per aver imbrattato, poco meno di un mese prima, il suolo pubblico con dei rifiuti. Una marachella che si è tradotta, per loro, in una pena di circa dieci ore di lavoro a favore della comunità.
“Sanzionarli? E a che pro visto che, tanto, la multa l’avrebbero pagata i loro genitori?”, ha spiegato Ferla. “Così facendo, hanno modo di riscattarsi di fronte a tutta la comunità. Ho scelto di adottare questa punizione che ritengo esemplare, a differenza di una punizione severa, che genererebbe solo astio. D’altronde, hai visto – ci chiede – il rapporto che ho con loro?”.
Nelle prime due ore e mezza gli 8, ormai, ex vandali hanno estirpato erba su una superficie di circa 150 metri quadrati. Rimane, dunque, da capire dove saranno impiegati prossimamente per scontare le rimanenti 7 ore e mezza.
“Sarei contento – ha chiuso il sindaco – se, nonostante il periodo di punizione, questi ragazzi si possano rendere comunque utili”.
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