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L'invito

Gori a Renzi: “Bene il Patto per Milano, ma adesso firmi il patto per la Lombardia”

Nel giorno in cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è a Milano per la firma con cui il Governo promette misure per lo sviluppo e investimenti per 1.5 miliardi a favore della città, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori chiede di guardare a tutta la regione

“Bene il Patto per Milano, ma il Governo deve pensare a tutta la Lombardia”: nel giorno in cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è a Milano per la firma con cui il Governo promette misure per lo sviluppo e investimenti per 1.5 miliardi a favore della città, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori chiede di guardare a tutta la regione.

“Il Patto per Milano è certamente un fatto positivo – afferma Gori – ma la Lombardia non è solo Milano. La Lombardia ha 12 province e 10 milioni di abitanti, ed è di gran lunga – nel suo insieme – la regione che maggiormente contribuisce ai bilanci dello Stato. Pensare solo a Milano sarebbe quantomeno riduttivo.”

“Non c’è contrapposizione – prosegue il sindaco di Bergamo -: così come negli scorsi mesi il Presidente Renzi ha firmato i Patti per Palermo e per Catania, per poi siglare il Patto per la Sicilia, così come ha impegnato il Governo per lo sviluppo di Bari, e ha poi firmato il Patto per la Puglia, allo stesso modo è importante che il Patto per Milano sia rapidamente seguito da un impegno di investimenti per tutta la Lombardia. Non mancano infatti ragioni per un intervento straordinario del Governo. Qualche esempio? Il sistema del trasporto ferroviario regionale lombardo, su cui viaggiano ogni giorno 700 mila pendolari, è in condizioni di assoluta arretratezza, tanto dal punto di vista delle infrastrutture che del materiale rotabile; la Pedemontana è un’opera fondamentale lasciata a metà; la manutenzione delle strade provinciali è ferma da anni per mancanza di fondi; le zone montane rischiano lo spopolamento e gravi fenomeni di dissesto idrogeologico senza adeguati investimenti sulla viabilità e la permanenza di attività produttive. E si potrebbe continuare. La Regione fa poco o nulla. E’ dunque auspicabile che il Governo, dopo aver posto attenzione alle legittime aspirazioni di sviluppo del capoluogo, sappia cogliere le necessità e le potenzialità dell’intero territorio lombardo”.

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