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Le soluzioni

Allagamenti a Longuelo e Astino: subito una ripulita poi uno studio dell’Università di Pavia

Risposte immediate e uno studio approfondito per soluzioni a medio e lungo termine: in sintesi questo l'esito del tavolo tecnico avvenuto lunedì mattina per affrontare il tema degli allagamenti nella zona di Longuelo

Risposte immediate e uno studio approfondito per soluzioni a medio e lungo termine: in sintesi questo l’esito del tavolo tecnico di lunedì mattina per affrontare il tema degli allagamenti nella zona di Longuelo. Allagamenti che in questa estate ricca di bombe d’acqua tanto repentine quanto potenti, su Bergamo, la provincia e gran parte del Nord Italia, hanno creato non pochi problemi e danni alle case e alle cose.

L’incontro, che ha visto tra i protagonisti anche il Parco dei Colli, direttamente coinvolto nella gestione della valle d’Astino, rappresentato dal vicepresidente Angelo Colleoni, è servito per per dare un ruolino di marcia al comune di Bergamo, rappresentato dall’assessore Marco Brembilla, a Uniacque, col presidente Paolo Franco, e poi ai tecnici del Consorzio di Bonifica.

L’accordo c’è praticamente su tutto, ma in particolare su un punto: obiettivo prioritario è la sicurezza dei cittadini, ogni intervento andrà nella direzioni di tutelare l’incolumità di chi abita in quest’area.

“La premessa è una, molto evidente – spiega Paolo Franco -: gli allagamenti si hanno non quando scende tanta pioggia, ma quando arrivano le bombe d’acqua, vale a dire tanta pioggia tutta insieme. E allora la prima cosa da fare, l’abbiamo notato nei sopralluoghi dei giorni scorsi, è ripulire la roggia che si trova di fronte al parcheggio di Astino dal canneto sorto in seguito a mancata manutenzione decennale. Già questo intervento, non certo definitivo, dovrebbe dare un po’ di sollievo in caso di nuovi nubifragi”.

Concorda Angelo Colleoni, che ritene positivo il fatto che il Parco dei Colli sia stato coinvolto: “Nell’immediato vanno eseguite opere di sistemazione e manutenzione dei canali e dei corsi d’acqua che un  tempo venivano tenuti puliti dai contadini e che oggi versano in stato di semi-abbandono con materiale ormai sedimentato”.

Ma nel frattempo il Consorzio di bonifica ha coinvolto l’Università di Pavia dove esiste una divisione specializzata in studi idrogeologici affinché valuti nell’insieme la situazione della valle d’Astino. “Solo uno studio dettagliato – spiega l’assessore Brembilla – potrà dare indicazioni puntali su come intervenire. Pensiamo di aver questa analisi entro la fine dell’anno e poi decidere il da farsi, realizzare le vasche di decantazione per esempio. Confidiamo, essendo le bombe d’acqua un fenomeno tipicamente estivo, di avere qualche mese per organizzarci e prevenire eventuali fenomeni del 2017”.

I problemi di Longuelo non sono pochi, vanno affrontati uno a uno e su questo concordano Comune, Uniacque, Consorzio e Parco dei Colli. Certo, conclude Paolo Franco, “l’esperimento del tavolo cittadino è utile e importante, ma al termine del mese rilancerò la richiesta di un tavolo provinciale per valutare stato delle acque con tutti, da Via Tasso allo Ster della Regione”.

 

 

 

 

 

 

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