Sì all’impiego di 007 per scoprire la finta malattia del lavoratore. Una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, la sentenza n. 17133 del 2016, ha indicato come legittimo l’utilizzo da parte del datore di lavoro di investigatori privati per seguire il dipendente nel periodo di malattia e verificare se davvero è affetto da problemi di salute che lo hanno costretto a stare fuori dall’ufficio.
Nello specifico, la sentenza riguardava il caso di un dipendente affetto da lombosciatalgia certificata dal medico di base che gli impediva di lavorare, così come scritto nel documento del dottore. Seguito da un investigatore al soldo del suo capo era emerso che il pedinato in realtà aveva fatto azioni e movimenti incompatibili con la patologia certificata. Da qui il licenziamento e il ricorso in Cassazione.
I giudici della Corte hanno dato ragione al datore di lavoro indicando come legittimo il licenziamento per giusta causa e hanno dato così vita ad un precedente giurisprudenziale che potrà fare scuola. Il datore di lavoro infatti –secondo quanto stabilito dalla Cassazione – potrà ricorrere ad un’agenzia investigativa per verificare l’attendibilità del certificato medico.
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