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Cultura

Accademia Carrara aperta a Ferragosto: è boom di visitatori, in testa belgi e francesi

Gran parte dei visitatori all'Accademia Carrara, aperta per la prima volta a Ferragosto dopo i restauri, era di provenienza estera, in particolare francesi, belgi e ungheresi. La soddisfazione della direttrice Emanuela Daffra: "Una dimostrazione che anche all'estero Bergamo è apprezzata sia a livello storico che artistico".

I visitatori stranieri schiacciano gli italiani in quanto a partecipazione all’importante appuntamento, imperdibile per gli amanti dell’arte, che ha allietato il caldo Ferragosto bergamasco. L’accademia Carrara infatti, per la prima volta dopo la chiusura dovuta ai restauri, durata 7 anni e terminata l’anno scorso, ha aperto le porte al pubblico anche il 15 agosto.

L’iniziativa costituisce una doppia eccezione, poiché il lunedì è, di norma, il giorno di chiusura del museo, dedicato agli spostamenti delle opere e ai lavori di pulizia, anche quando non coincide con festività di questo tipo.

La direttrice Emanuela Daffra si dice “molto soddisfatta del successo ottenuto” e conferma che l’affluenza di visitatori è stata “molto maggiore rispetto ad una normale giornata di apertura”. Merito anche di due opere importanti, visibili ancora per poco all’interno dell’accademia, firmate da Giovanni Boldini (Ritratto del piccolo Subercaseaux) e Lorenzo Lotto (Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria, appartenente alla collezione privata Palma Camozzi Vertova), che unite alla possibilità di ascoltare la spiegazione da parte di giovani storici d’arte in tirocinio presso il museo, aumentano ulteriormente l’attrattiva esercitata dalla ricca collezione presente nel museo.

Gran parte dei visitatori era di provenienza estera, in particolare francesi, belgi e ungheresi, probabilmente a causa delle diverse abitudini, poiché la tradizione della festività appena passata è presente solo in Italia, mentre negli altri Paesi il 15 agosto è un giorno come tutti gli altri, durante il quale è possibile visitare senza problemi qualsiasi tipo di museo.

“Siamo molto contenti dell’investimento fatto – conclude la direttrice – oltre che in termini economici anche perché ha aiutato l’accademia a consolidare il proprio ruolo all’interno di una città che sta sempre più sviluppando un turismo di tipo culturale, e ci ha dimostrato che anche all’estero Bergamo è apprezzata sia a livello storico che artistico”.

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