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Bergamo

Rissa a colpi di bottiglie in piazzale degli Alpini, tre giovani arrestati video

Una rissa a colpi di bottiglie iniziata da un apprezzamento malgradito. E’ successo mercoledì 6 luglio a Bergamo, intorno alle 19, nel centralissimo piazzale degli alpini.

Quella che poteva sembrare una semplice discussione, nata da un apprezzamento ad una ragazza senegalese, è subito sfociata in rissa ed è finita con l’arresto di tre ragazzi marocchini, in manette anche con l’accusa di rapina.

La sala radio della questura ha visto dalle telecamere degenerare e ha inviato sul posto le volanti. Qui gli agenti si sono trovati davanti un nigeriano del 1996 (richiedente asilo), amico della ragazza, intervenuto in sua difesa al quale era stato rubato un borsello con uno smartphone, due collanine e due orologi di scarso valore.

Gli agenti hanno subito bloccato, mercoledì sera, un marocchino classe 1992, regolare ma senza fissa dimora, e poche ore dopo hanno arrestato altre due persone coinvolte nella pesante rissa, entrambe riconosciute dal primo fermato: sono un marocchino del 1992 e uno del 1994, irregolari.

I tre in manette sono stati portati in carcere su disposizione del pm Giancarlo Mancusi in attesa dell’interrogatorio di convalida.

Sul fatto si è espresso in modo molto critico il consigliere comunale di Forza Italia Stefano Benigni: “Mi domando se il Vicesindaco, nonché Assessore alla Sicurezza, Gandi sia molto sfortunato o se invece si prenda gioco dei cittadini – commenta – E’ l’ennesima rissa in Piazzale Alpini, che ha coinvolto più di una decina di giovani extracomunitari armati di cocci di bottiglia, che non hanno esitato ad usare l’uno contro l’altro. Il tutto è avvenuto in pieno giorno accanto ai passanti che dalla Stazione si dirigevano verso il centro città. Una scena da far west in piena Bergamo. Ovviamente del presidio fisso di forze dell’ordine di cui il Vicesindaco Gandi si vanta sui giornali, nemmeno l’ombra”.

“Piazzale Alpini e l’Urban Center, così come Piazzale Marconi, sono infatti luoghi di bivacco per decine e decine di sbandati che trascorrono intere giornate tra alcool, droga, risse e piccoli furti, spesso intimidendo anche i passanti, che spaventati sono costretti a percorrere loro malgrado quel tratto di strada per motivi di studio e lavoro – continua Benigni -. È assurdo che i nostri concittadini, giorno e notte, abbiano paura a girare liberamente per la propria città a causa di alcuni stranieri, incuranti delle regole e che non contribuiscono in nessun modo alla nostra società”.

“Ironia della sorte però, quando c’è da multare un commerciante intento a sgomberare il proprio negozio devastato dal maltempo, i Vigili sono pronti col blocchetto delle contravvenzioni alla mano, mentre quando si verificano episodi di violenza o microcriminalità, di loro non vi è traccia. Si tratta dell’ennesima dimostrazione che la nostra richiesta di riportare gli Alpini a presidiare h24 i luoghi simboli del degrado, tramite l’Operazione strade sicure, è l’unica soluzione immediata ed efficace per risolvere un problema non più tollerabile”.

Sulla stessa linea di condanna anche la sezione bergamasca di Fratelli d’Italia-An: “Le immagini della violenta rissa in piazzale degli Alpini, con i ‘gladiatori’ sanguinanti, stanno facendo il giro del web: una pessima risposta all’immagine turistica della città e della provincia che si era rafforzata con la passerella di Christo. A cosa serve organizzare eventi di richiamo mondiale o entrare nel Guinness dei Primati, se poi non si fa fronte ai più elementari bisogni di sicurezza dei cittadini e dei turisti? Purtroppo non è un fenomeno nuovo: queste scene si presentano ogni giorno ai turisti che hanno la sventura di venire a Bergamo in treno e attraversare piazzale degli Alpini. Questo è quello che sono costretti a subire i cittadini bergamaschi che frequentano il piazzale e la stazione ogni giorno per andare al lavoro, a scuola, a casa. Questo è quello che sta sotto gli occhi di tutti, e che viene denunciato regolarmente dai residenti della zona della stazione-Malpensata: degrado, spaccio, risse per il controllo del territorio da parte di bande criminali. In piazzale degli Alpini come in via San Giorgio, di fronte a scuole, oratori, chiese, gruppi stanziali di spacciatori coltivano il loro traffico sotto l’occhio (poco vigile) delle telecamere di sicurezza, disturbati solamente dai ‘concorrenti’ che cercano di impossessarsi con la violenza di un incrocio o di una piazza. Solo il Sindaco Gori e la sua Giunta non se ne accorgono: non sarebbe abbastanza radical chic prendere provvedimenti seri in tema di sicurezza. Meglio abbracciare le mura, tutti insieme”.

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