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La novità

A Gallipoli l’assessorato alla felicità, i sindaci bergamaschi: “Bello, ora si concretizzi”

A Gallipoli il neo sindaco del Pd Stefano Minerva farà debuttare gli assessorati alla felicità, al sorriso, alla bellezza e al futuro. Abbiamo chiesto un commento ad alcuni dei neo eletti sindaci della provincia di Bergamo in cittadine grandi più o meno come Gallipoli.

A Gallipoli il neo sindaco del Pd Stefano Minerva farà debuttare gli assessorati alla felicità, al sorriso, alla bellezza e al futuro. Una scelta che ha attirato l’attenzione di tutta l’Italia, anche perché si tratta di una novità a tutti gli effetti.

“Voglio che i cittadini capiscano che la politica non è fare due più due” ha commentato Minerva, 30enne da poco diventato il sindaco più giovane d’Italia di un comune con più di 15mila abitanti.

“L’assessorato alla bellezza – ha spiegato il giovane primo cittadino – si occuperà di lavori pubblici perché dovrà tutelare anche il paesaggio, quello alla creatività di sport e cultura, perché vogliamo valorizzare i talenti nuovi in tutti i campi, mentre quello al futuro riguarda le politiche per i giovani che sono l’avvenire della nostra comunità”.

E la felicità? “Sono le politiche sociali, perché solo migliorando la qualità della vita delle persone loro staranno meglio”.

Abbiamo chiesto un commento ad alcuni dei neo eletti sindaci della provincia di Bergamo in cittadine grandi più o meno come Gallipoli. Ecco cosa ne pensano.

Chiara Drago, neo sindaco PD a Cologno al Serio: “Posso dire che capisco l’intento di innovazione lessicale del sindaco, ma io sono più pragmatica e preferisco incidere sulla sostanza delle cose. Penso che la politica possa riacquistare dignità e il sostegno dei cittadini con la concretezza e la vicinanza, data da risposte a problemi, con fatti ben precisi. Poi tutti abbiamo a cuore la felicità, il futuro e la bellezza, che sono obiettivi importanti, ma trasversali ai diversi settori di cui la macchina amministrativa di compone”.

Claudio Bolandrini, neo sindaco Pd di Caravaggio: “Sostanzialmente le deleghe mi sembrano essere le stesse e non potrebbe essere diversamente. Se il tentativo è quello non solo di rinominare, ma anche di ripensare e dar vita a una politica dal volto umano che pone al suo centro il valore della persona, condivido e lancio un sincero in bocca al lupo al collega augurandogli buon lavoro”.

Camillo Bertocchi, neo sindaco leghista di Alzano Lombardo: “Nessun problema sulle definizioni degli assessorati purché si abbia la consapevolezza di ciò che amministrano e rappresentano e abbiamo ben chiaro il metodo per trasformare le aspirazioni in fatti. Solo in questo modo il sorriso lo potranno avere anche i suoi cittadini”.

Yuri Imeri, neo sindaco leghista di Treviglio: “Ho rivisto anche io i nomi degli assessorati, con l’obiettivo di dare segnali concreti e di dare maggior correlazione tra il lavoro che dovranno fare gli assessori e i rispettivi assessorati. I nomi sono importanti, perché delineano l’impronta del sindaco e di una Giunta. Per noi, ad esempio, parlare di qualità della città, riqualificazione e valorizzazione urbana, programmazione economica, servizi alla persona, sviluppo e innovazione vuol dire trasformare gli impegni del programma in fatti concreti”.

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