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Commercio illegale

Tartarughe protette, cani di razza, un cavallo, munizioni: a Zanica il sequestro

I Baschi Verdi, su segnalazione dell'Eital hanno sequestrato in abitazioni di Zanica numerosi cani di razza detenuti in box abusivi e finalizzati al commercio illegale, esemplari di tartaruga Testudo Hermanni, un cavallo e munizioni a pallettoni.

Venerdì 1° luglio i Baschi Verdi delle Fiamme Gialle di Bergamo, dirette dal tenente Arrigo Valentina, dopo la richiesta d’intervento del movimento di denuncia contro le zoo mafie Eital (e alla presenza di Paolo Bernini dei 5 Stelle) hanno perquisito alcune abitazioni di Zanica accertando la presenza di numerosi cani di razza detenuti in box abusivi e finalizzati al commercio illegale, alcuni esemplari di tartaruga da terra della specie super protetta Testudo Hermanni, un cavallo chiuso in un box e munizioni a pallettoni.

Durante la perquisizione, durata fino a tarda notte, i militari e i tecnici Eital hanno rinvenuto numerosi locali e box dove erano stipati cani di razza come maltesi, shitzu, weirmaraner, corsi e labrador e chihuahua. Gli animali erano detenuti per finalità commerciali e venduti in nero, senza alcun controllo sanitario e vigilanza veterinaria, tanto che veniva rinvenuto addirittura un inoculatore di microchip che solamente un veterinario può detenere e 2 cagnolini provenienti dall’Est Europa.

Due persone, fratello e sorella sono stati denunciati per maltrattamento di animali, detenzione illegale di fauna protetta e per porto abusivo di munizioni. Gli animali sono stati trasferiti nella notte, mediante furgoni omologati, presso una struttura idonea e affidati ad una  Associazione di volontariato, per essere curati e recuperati.

sequestro cartucce

Eital denuncia un fenomeno in crescita, quello del commercio illecito di animali da affezione; un giro di affari annuo di circa mezzo miliardo di euro, fenomeno zoo mafioso che da sud a nord sfrutta migliaia di animali vendendoli soprattutto attraverso il web, truffando migliaia di persone.

L’Eital – spiega Antonio Colonna, il fondatore – continuerà a denunciare tali vergognose realtà”.

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