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L'intervista

“Il nostro canto libero”, Aurora: “Esprimo la mia spensieratezza perchè mi rende felice”

Aurora Scarpa, selezionata da Musica per Tutti, è l'ultima dei dieci finalisti de “Il nostro canto libero” che andiamo a conoscere da vicino: il suo grande sogno nella musica può iniziare dalla Cascina Fuì di Costa di Mezzate, dove venerdì 1 luglio si disputerà la gran finale del nostro contest canoro.

Aurora Scarpa, selezionata da Musica per Tutti, è l’ultima dei dieci finalisti de “Il nostro canto libero” che andiamo a conoscere da vicino: il suo grande sogno nella musica può iniziare dalla Cascina Fuì di Costa di Mezzate, dove venerdì 1 luglio si disputerà la gran finale del nostro contest canoro.

Aurora, come ti sei avvicinata alla musica?

Mi sono avvicinata. Non esiste un come o un quando. Mi ricordo che, quando ero piccola ed ero in macchina con i miei genitori, gli chiedevo di accendere la radio, cosicché io potessi iniziare a cantare tutto ciò che essa trasmetteva, mentre guardavo il finestrino sognando. Era un rito, un qualcosa che mi faceva stare bene. Questo vizio mi è rimasto ancora oggi e guai a chi mi disturba mentre guardo il finestrino in macchina!!!

Cosa è per te la musica?

La musica è mia amica, mi sostiene sempre in qualsiasi momento. È la prima cosa che ascolto il mattino, il momento di riposo il pomeriggio e l’instancabile compagna della sera. Diciamo che lei è sempre al mio fianco, anche se, certe volte, sono io che mi allontano un po’ da lei. È un rapporto particolare…lei non mi chiede niente in cambio, mi lascia lo spazio di esplorare il mondo che mi circonda, sapendo però, in cuor suo, che ritornerò da lei prima o poi.

Qual è il tuo sogno più grande legato alla musica?

Non saprei…sicuramente che continui questo nostro bellissimo rapporto di amicizia! Forse è quello di continuare a fare musica, finché non avrò più fiato per farla. Di crescere, maturare ed invecchiare con lei.

Qual è la canzone della tua vita? Perché?

Questa domanda me la fanno sempre in tanti! Non ho una canzone preferita, ho delle canzoni che mi ricordano vari episodi della mia vita e che, quando le ascolto, mi fanno riaffiorare alcune sensazioni passate, ma non ce n’è una in particolare. Crescendo ho sempre cercato di ampliare i miei orizzonti, di cercare nuova musica da ascoltare, quindi ora mi ritrovo con diverse canzoni “preferite”, se così posso chiamarle dopo la mia spiegazione, tutte fatte con diversi stili musicali.

Cosa ti aspetti dalla finale del concorso “Il nostro canto libero”?

Non mi aspetto niente, in quanto sarò sempre la stessa, forse con un po’ di esperienza in più. Fa male aspettarsi qualcosa, perché nel momento in cui non si avvera, noi ci rimarremo male, anche se facciamo finta di niente. La delusione non fa per me, quindi ho deciso di non aspettarmi niente.

-Perché i nostri giurati venerdì 1 luglio dovrebbero scegliere te?

Perché sono quello che canto, niente in più o in meno. Trasparente. Racconto ciò che mi appartiene, ciò che sento da ragazza di 18 anni. Canto la mia spensieratezza, perché rende felice me e gli altri. Ci sono troppi problemi in circolazione, io cerco di fornire agli altri una via di fuga temporanea, o almeno ci provo.

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