Si era detto che il ballottaggio avrebbe stabilito vincitori e vinti di questo turno elettorale: la resa dei conti è fissata per domenica 19 giugno quando, dalle 7 alle 23, i cittadini di Treviglio e Caravaggio si recheranno alle urne per scegliere il sindaco del prossimo quinquennio.
Lo scenario è simile in entrambi i paesi della Bassa Bergamasca: il candidato leghista che parte con un buon vantaggio di voti e quello sostenuto dal Partito Democratico che insegue, nella speranza che i voti degli sconfitti al primo turno possano confluire nella propria coalizione.
Juri Imeri ed Ettore Pirovano sono i rappresentanti del Carroccio, quelli chiamati ad amministrare il vantaggio, consapevoli però che niente è già stato deciso: Erik Molteni e Claudio Bolandrini provano la grande rimonta e lo “scippo” dei due Comuni più grandi al voto in questa tornata elettorale.
Dalla chiusura delle urne alla mezzanotte di venerdì 17, quando è scattato il silenzio elettorale, i contendenti non si sono risparmiati battute, frecciatine e, perchè no, anche qualche complimento: dalla battaglia verbale a quella per indirizzare il voto di quei cittadini che il 5 giugno non avevano messo la propria croce su nessuno dei quattro candidati arrivati al ballottaggio, tra accordi taciti, presunti o annunciati.
A fare da ago della bilancia nella contesa saranno forse gli elettori degli “Azzurri” Gianluca Pignatelli a Treviglio e Augusto Baruffi a Caravaggio, anche se pure il Movimento 5 Stelle potrebbe smuovere una buona dose di preferenze.
La Lega ha esultato dopo il primo turno per aver strappato 4 comuni al centrosinistra che, dal canto suo, aveva piazzato il colpaccio Cologno al Serio e si era confermato in altri importanti presidi come Costa Volpino: entrambi gli schieramenti, però, erano già concentrati sul ballottaggio di Treviglio e Caravaggio, dove si vincerà la “guerra”.
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