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Dopo le elezioni

Chiuduno, giunta di soli uomini: opposizione tentata dal ricorso al Tar

La legge Delrio del 2014, infatti, impone ai comuni con più di 3mila abitanti (Chiuduno ne conta circa 5.800, ndr) che nessuno dei due sessi sia rappresentato in misura inferiore al 40%. Pena: la decaduta della giunta.

Il leghista Stefano Locatelli è stato confermato con il 75,48% dei voti sindaco di Chiuduno alle scorse elezioni amministrative e ha nominato la nuova giunta comunale. Il problema? Quest’ultima risulta esclusivamente composta da elementi di sesso maschile; motivo che starebbe tentando e non poco l’opposizione, guidata dal capogruppo Oliviero Signorelli, a chiedere il ricorso al Tar.

La legge Delrio del 2014, infatti, impone ai comuni con più di 3mila abitanti (Chiuduno ne conta circa 5.800, ndr) che nessuno dei due sessi venga rappresentato in misura inferiore al 40%. Pena: la decaduta della giunta.

Il sindaco sostiene di aver proposto l’assessorato alle tre donne presenti nella maggioranza, e che queste avrebbero rifiutato dicendo di non sentirsela di assumersi l’incarico: “A metà mandato o quando sarà il momento faremo dei cambi – commenta Locatelli – e se sarà possibile introdurremo in squadra degli elementi femminili”.

Dopo le elezioni, il sindaco ha riconfermato Gianluigi Caglioni come vice e assessore ai Lavori pubblici e all’Ecologia, Massimo Suardi ai Servizi Sociali e PierMauro Nembrini a Cultura, Istruzione, Personale e Sicurezza; e scelto Fabrizio Illipronti come nuovo assessore per Sport, Tempo libero e Commercio.

 

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