La giunta regionale guidata da Roberto Maroni ha approvato la delibera che fissa i paletti dello sportello famiglia, nuovo servizio che sarà affidato all’associazione o all’ente che vincerà un bando lanciato appena il provvedimento sarà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione.
Lo sportello famiglia servirà anche ai genitori che vorranno denunciare la diffusione della cosiddetta teoria gender nelle scuole lombarde. “Basta con l’indottrinamento ideologico che in alcune realtà viene fatto ai bambini”, sottolinea l’assessore regionale alle Culture e alle Identità Cristina Cappellini della Lega.
Intanto il call center anti-gender sta raccogliendo sberleffi e critiche sul web e c’è già si pensa di mandare in tilt il centralino, non appena sarà attivo, subissandolo di telefonate.
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