“C’è chi sostiene che non suscita l’interesse né del Comune, né della Diocesi, perché è un quartiere popolare povero, piccolo e con molti immigrati”.
Un nostro lettore segnala quella che è la situazione del quartiere Carnovali a Bergamo. Nello specifico, quella inerente il campetto di calcio dell’oratorio del Sacro Cuore, dove giocano a pallone i bambini. Da anni, le istituzioni parlerebbero di ‘rivestire’ il campo d’erba sintetica, senza però tener fede alle promesse.
“Sono stato all’Oratorio Sacro Cuore, in via Caldara a Bergamo nel quartiere Carnovali dove giocavo a calcio quand’ero ragazzino – ci scrive il nostro lettore -. Ho assistito ad una partita di bambini. Come potete vedere, giocano su un campo in sabbia vecchio e polveroso. Ad ogni soffio di vento si alzano nuvole di polvere.
“Credo sia uno degli ultimi campo da calcio in sabbia rimasti a Bergamo. In tutti gli altri oratori, infatti, si vedono ormai campi in erba sintetica. Ho chiesto perché lì non intervengono. Mi è stato riferito che da anni la Diocesi promette di intervenire in collaborazione con il Comune, ma nulla viene fatto. Bruni, Tentorio e Gori, in campagna elettorale, si sono presentati più volte alle cene estive della festa dell’Oratorio e tutti hanno promesso, a gran voce, l’immediata realizzazione del campo in erba sintetica. Vinte le elezioni, si sono scordati del quartiere Carnovali.
La Polisportiva metterebbe a disposizione 20.000 euro per coprire parte della spesa. Qualcuno sostiene che da sempre il quartiere Carnovali non suscita l’interesse né del Comune, né della Diocesi, perché è un quartiere popolare, povero, piccolo e con molti immigrati. Insomma non interessa a nessuno.
La parrocchia del Sacro Cuore (Polisportiva Carnovali) ha partecipato ad un bando del Comune per ottenere parte dei fondi per la realizzazione dell’opera. Nei prossimi giorni il Comune dovrebbe rendere pubblici gli esiti della procedura.
Se la Parrocchia ottenesse il contributo pare che, senza l’aiuto della Diocesi, non riuscirebbe comunque a coprire la spesa rimanente”.
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