“Tutti parlano di giovani, pochi però parlano con loro”. Nasce un po’ da questo assunto l’idea di fare una ricerca per capire, nei fatti e direttamente dagli interessati, cosa i giovani studenti pensino del mondo del lavoro e del sindacato; quali siano le loro aspettative, i loro bisogni, le loro rappresentazioni e le loro paure e cosa il Sindacato possa fare per dare prospettiva al loro futuro.
“Favorire l’incontro tra scuola e lavoro è l’obiettivo di chiunque abbia a cuore il futuro dei giovani, soprattutto in una fase storico-economica come questa, nella quale le prospettive si fanno di giorno in giorno sempre più nebulose – afferma Andrea Donegà, Coordinatore Nazionale dei Giovani Metalmeccanici della Fim Cisl e operatore Fim Cisl di Bergamo -. Riteniamo questo approccio fondamentale per gettare le basi di progetti concreti di alternanza scuola-lavoro, una partita in cui la Cisl e la Fim credono molto e nella quale vogliono giocare un ruolo da protagonisti in mezzo ai giovani. Questo è uno dei modi per avvicinarci a loro, capirne l’approccio, le aspettative e cercare di darne la giusta rappresentanza in un mondo del lavoro che sta cambiando velocemente”.
Il Gruppo Giovani della Fim di Bergamo è da sempre molto attento alle tematiche legate al difficile rapporto tra studenti, giovani, mondo del lavoro e sindacato. Sin dai prossimi giorni, in collaborazione con la Cisl Scuola e l’agenzia di formazione e ricerca Alilò Futuro Anteriore, varcheranno i portoni di alcune scuole della provincia per ascoltare quanto i ragazzi sanno di sindacato e lavoro, come vedono il futuro, come lo scelgono, cosa si aspettano.
Le prime saranno l’Itis di Dalmine, il “Belotti” di Colognola e l’Istituto Riva di Sarnico: circa 400 ragazzi tra i 17 e i 18 anni.
“La Fim da sempre considera strategico il ruolo della scuola nella costruzione di una società migliore – dice Donegà-. Per questo riteniamo una grossa opportunità quella di incontrare i ragazzi che si stanno per affacciare al mondo del lavoro. Oltre a essere un momento importante di educazione civica, è anche il momento per far conoscere il ruolo fondamentale che il Sindacato svolge nella quotidianità. Il Sindacato ha bisogno di avvicinarsi ai giovani, di parlare un linguaggio nuovo e di raccogliere i loro bisogni dandone la giusta rappresentanza. Vogliamo impegnarci insieme ai tanti giovani per costruire maggiori opportunità per tutti e per contribuire a realizzare un paese migliore e più giusto”.
Al termine degli incontri che i sindacalisti avranno con i ragazzi verrà distribuito un questionario che faccia emergere le aspettative che i ragazzi hanno del proprio futuro sulle quali elaborare strategie sindacali e indicazioni utili e spendibili anche in ottica di progetti concreti nel campo dell’alternanza “scuola – lavoro”: “ripartire dai giovani significa rinnovarsi e dare continuità e spinta alle migliori tradizioni e a una storia gloriosa con nuove ventate di entusiasmo”.
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