Prime reazioni

Nuovo piano della sosta, per Confesercenti ok, ma tariffe troppo care

“Il piano di revisione della sosta prevede alcuni aspetti positivi per il commercio, ma le perplessità non mancano”. Giacomo Salvi, direttore di Confesercenti Bergamo, interviene così sul documento presentato venerdì da Palazzo Frizzoni

“Il piano di revisione della sosta prevede alcuni aspetti positivi per il commercio, ma le perplessità non mancano”. Giacomo Salvi, direttore di Confesercenti Bergamo, interviene così sul documento presentato venerdì da Palazzo Frizzoni (leggilo qui).

“Innanzitutto va apprezzata la scelta di mantenere la tradizionale distinzione tra stalli a rotazione e strisce gialle. Le strisce blu devono restare a disposizione di chi si reca in centro: la disponibilità di parcheggi resta strategica per le attività commerciali”.

A preoccupare, semmai, sono i maggiori costi previsti. “Accogliamo con favore l’allungamento di un’ora del periodo massimo di sosta: è una possibilità che si concilia bene con i tempi dello shopping e della ristorazione – sottolinea Salvi – Ma questo beneficio risulta purtroppo in parte vanificato dal rincaro delle tariffe, che potrebbe scoraggiare l’accesso al centro, favorendo ulteriormente il flusso verso i centri commerciali fuori città. Disincentivare l’uso dell’auto va bene, purché si provveda però a un contestuale – e non successivo – potenziamento e miglioramento del trasporto pubblico. Altrimenti si rischia di cadere nella politica dei due tempi”.

“La fruibilità del centro e delle sue attività commerciali – prosegue Salvi – va incentivata il più possibile se si vuole scongiurare il rischio desertificazione. Forse sarebbe stato meglio non toccare le tariffe ed estendere piuttosto l’arco orario di pagamento, andando oltre la fascia 9-19. Più in generale, il piano della sosta non sembra al momento ben integrato in una pianificazione viabilistica che oggi non appare del tutto chiara”.

Delicate e rivedibili anche le decisioni sulle strisce gialle: “Il pagamento rischia di gravare su chi ne usufruisce perché conduce un’attività commerciale in Città Alta, nonché sui suoi dipendenti. Il provvedimento dovrebbe essere quantomeno rinviato al momento in cui sarà aperto il silos sotto l’ex faunistico”.

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