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The beautiful ones

Alla scoperta di Sia: la sua “Cheap Thrills” è il brano più ricercato al mondo

Il grande pubblico, soprattutto italiano, l’ha scoperta qualche anno fa (2014) grazie alla sua “Chandelier”, singolo di punta di quello che all’epoca era il sesto album di Sia Kate Isobelle Furler (artisticamente conosciuta come “Sia”), dal titolo “1000 forms of fear”.

Da due anni a questa parte, le “mille forme di paura” di questa incredibile artista australiana si sono evolute andando per oltre tutti i cliché del fare musica. Percussioni elettroniche, imprevedibili evoluzioni di synth, vertiginose strutture musicali, raffinate armonie, groove accattivanti, melodie coinvolgenti, video sensazionali (a tratti anche inquietanti) e una voce unica che, nel loro insieme, danno pieno sfoggio dell’eccezionale talento di questa compositrice, autrice, cantante e produttrice.

“1000 forms of fear” oltre a “Chandelier” (460.000.000 di ascolti solo su Spotify) contiene brani come “Big girls cry” ed “Elastic heart”. Ascoltatelo nella versione deluxe, splendide le “piano version” dei principali singoli.

In questi giorni, grazie alla sua “Cheap Thrills”, SIA conquista la vetta delle classifiche di Shazam (famosa applicazione mobile di “Scan & Match” che riconosce la musica e i programmi TV, mettendo in contatto oltre 500 milioni di persone): prima al mondo con circa 4.000.000 di ricerche, prima anche in Italia.

“Come on, come on, turn the radio on, it’s Friday night and I won’t be long Gotta do my hair, I put my make up on, it’s Friday night and I won’t be long”

Canta così SIA, supportata da un featuring d’eccezione, quello di Sean Paul.

Un vero slogan che accompagnato dal resto del testo e da un “hook” talmente coinvolgente da rendere un brano apparentemente semplice, per stesura e sonorità, così ossessivo da non riuscire a stare fermi quando lo si sente.

“Baby I don’t need dollar bills to have fun tonight, I love cheap thrills!”

Descrive al meglio l’animo e la filosofia di vita di questa ecclettica artista.

“Cheap Thrills” è però il terzo singolo estratto dal suo recente album “This is acting”, preceduto dai brani “Alive” e “Bird” set free pubblicati entrambi nel 2015.

Con la sua uscita “This is acting” raggiunge le vette delle classifiche di vendita in oltre 50 paesi, successo bissato anche da “Cheap Thrills”.

Per promuovere l’album, SIA realizza delle parrucche bicolore (nero e biondo) che saranno inviate alla stampa e ai cosiddetti media-influencer invitati, furbescamente, a fotografarsi con la originale chioma e a postare sui vari social il relativo selfie. Il resto è storia…

SIA

“This is acting” ci regala 13 brani tra cui le bellissime “One Million Bullets”, “Footprints”, “Broken Glass” e la struggente “Space between”. Un album non solo da ascoltare, ma da avere!

Da non perdere anche le sue recenti collaborazioni con l’artista francese Maître Gims (“Je te pardonne” …un vero capolavoro!), con il re della dance elettronica sua maestà Giorgio Moroder (“Déja vu”) e con l’italianissimo Marco Mengoni (“Rock bottom”)

Lei ci piace molto, poi… SIA quel che SIA!

BIOGRAFIA
Sia è vegana, ama gli animali, è femminista e si è spesso dichiarata “pansessuale”. Figlia di musicisti (il padre Phil ha suonato in diversi gruppi mentre la madre Loene era una cantautrice: facevano entrambi parte della band rockabilly The Soda Jerx) muove i suoi primi passi nel mondo del “jazz” ma, visto la sua indole ribelle, non quello convenzionale: voce femminile della formazione indie di Acid Jazz chiamata Crisp.

Dopo anni di “indipendenza artistica” e di collaborazioni varie, anche nel mondo della dance, nel 2000 SIA firma un contratto con la Sony Music è pubblica il suo primo album Healing is difficult con all’interno brani come “Drink to get drunk” (che da subito diventa un inno generazionale soprattutto nel Regno Unito, ancor oggi considerato un classico per i dance-floor dall’orientamento tipicamente house), “Little man” e “Taken for granted” (che si piazza nella Top 10 di vendita nella prestigiosa UK Singles Chart).

Nel 2003 SIA pubblica un EP dal titolo “Don’t bring me down”, passato un po’ in sordina anche se utilizzato come brano di chiusura del film francese “36 Quai des Orfèvres”. A seguire, nel 2004, il suo secondo album, intitolato “Colour the small one”.

Nel 2007 pubblica (negli States) il suo terzo album, “Lady croissant”, che contiene brani provocatori come “The girl you lost to cocaine”, “Buttons” e “Day too soon”.

SIA

Il suo quarto album, pubblicato nel 2008, “Some people have real problems” conquista il pubblico americano ed entra nella classifica annuale dei 50 album più venduti. Il brano “Breathe” me viene usato per uno spot dalla Coca Cola.

Per il suo quinto album bisogna aspettare due anni. “We are born” esce nel giugno 2010 e riceve un’importante nomination agli Aria Music Awards.

Continua la crescita di Sia negli states ma tarda ad arrivare il successo in europa. Successo che otterrà nel 2011 grazie alla collaborazione con David Guetta per il suo singolo Titanium: una vera bomba!

Nel marzo 2012 viene pubblicata, in Australia, una retrospettiva dell’artista intitolata semplicemente “Best of…”. Sempre nello stesso anno il brano “Kill and run” viene inserito nella colonna sonora del film “Il grande Gatsby”.

È il 2014 l’anno della consacrazione di Sia, a livello mondiale, grazie al singolo “Chandelier” e all’album “1000 forms of fear” (interamente prodotto da Greg Kurstin). L’album e il singolo ottengono riconoscimenti ovunque tra cui, per quest’ultimo, ben quattro nomination ai Grammy Awards 2015.

Da questo album vengono estratti molti singoli (tutti di successo) e il brano “Salted woman” viene incluso nella colonna sonora del blockbuster “Cinquanta sfumature di grigio”. Importante la partecipazione di Maddie Ziegler e dell’attore Shia LaBeouf per il video di “Elastic heart”.

Nel 2016 vengono pubblicati i singoli “Alive”, “Bird set free”, “Cheap Thrills” e il suo settimo album “This is acting”.

 

Discografia: album
1997 – Only see
2001 – Healing is difficult
2004 – Colour the small one
2008 – Some people have real problems
2010 – We are born
2014 – 1000 forms of fear
2016 – This is acting

 

Riconoscimenti

APRA Music Awards
2002 – Breakthrough Songwriter Award
2013 – Songwriter of the Year
2013 – Urban Work of the Year: I love it
2014 – Songwriter of the Year
2015 – Song of the Year: Chandelier
2015 – Songwriter of the Year

ARIA Music Awards
2009 – Best Music DVD per TV: Is my parent
2010 – Best Independent Release: We are born
2010 – Best Pop Album: We are born
2010 – Best Video: Clap your hands
2014 – Album of the Year: 1000 Forms of Fear
2014 – Best Female Artist Album: 1000 Forms of Fear
2014 – Best Pop Album: 1000 Forms of Fear
2014 – Best Video: Chandelier

MTV Video Music Awards
2014 – Best Choreography: Chandelier

NRJ Music Awards
2014 – International Female Artist of the Year
2014 – International Song of the Year: Chandelier

Rolling Stone Australia Awards
2015 – Best Album: 1000 Forms of Fear

 

Collaborazioni
Sia, sin dal periodo “indipendente”, è sempre stata molto attiva anche nel campo delle collaborazioni, sia in qualità di “songwriter” sia in quella di “performer”.

Sono però del 2010 le prime importanti collaborazioni con illustri colleghi. Con Christina Aguilera e Samuel Dixon realizza alcuni brani dell’album Bionic ai quali va aggiunta la traccia “Bound to you”, inserita nella colonna sonora del film Burlesque, interpretato dalla stessa Aguilera con Cher e candidato ai Golden Globe 2011 nella categoria “Miglior canzone originale”. Sempre con Christina Aguilera collabora per un brano di “Lotus”.

Canta con David Byrne e Fatboy Slim nell’album “Here lies love”.

L’anno si conclude nel miglior modo possibile con l’inserimento di “My love” (brano da lei interpretato) nella colonna sonora di “Eclipse”, per “The Twilight Saga”.

Nel 2011 interpreta e co-scrive il brano “Titanium” di David Guetta (inserito nel suo vendutissimo album “Nothing but the beat”). Grazie a questa planetaria hit, la collaborazione con il DJ/produttore francese prosegue nel 2012 con il brano “She Wolf (Falling to pieces)”.

Presta la sua voce per “Wild ones” di Flo Rida e collabora con Hilltop Hoods per il brano “I love it”.

Tra il 2012 e il 2013, scrive (o co-scrive) brani per Beyoncé (“Standing on the sun” e “Pretty Hurts”), Rihanna (“Diamonds”), Ne-Yo (“Let me love you (Until you learn to love yourself)”), Rita Ora (“Radioactive”), Britney Spears (“Perfume” e “Passenger”), Celine Dion (“Loved me back to life”), Birdy (“Strange birds”), Oh Land (“Green Card”), Katy Perry (“Double rainbow”), Jessie J (“Breathe”).

È coautrice e interprete del brano “Beautiful pain” inserito nella deluxe edition dell’album “The Marshall Mathers” di Eminem (vincitore di un Grammy Award). Con il rapper americano collabora anche nel 2014 per la pubblicazione di “Guts over fear”.

Nel 2015 partecipa all’album “Déjà vu” di Giorgio Moroder per la realizzazione del singolo omonimo. Sempre nello stesso anno, insieme a “Fetty Wap”, realizza e interpreta “Bang my head” per David Guetta.

Realizza “Rock Bottom” insieme a Marco Mengoni per l’album Le cose che non ho e presta la voce per il brano “Je te pardonne” di Maître Gims, artista francese rivelazione dell’anno anche in Italia.

 

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