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Il rapporto

A marzo calano cassa integrazione e mobilità, a Bergamo “il peggio è passato”

Diminuisce la mobilità a Bergamo, così come il ricorso alla Cassa Integrazione. Sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto della sottocommissione regionale permanente per la mobilità e gli ammortizzatori.

Diminuisce la mobilità a Bergamo, così come il ricorso alla Cassa Integrazione. Sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto della sottocommissione regionale permanente per la mobilità e gli ammortizzatori.

Il quadro che ne emerge vede una diminuzione delle mobilità su tutto il territorio della regione.

Il calo è molto sensibile rispetto allo scorso anno in tutti i territori, più attenuato se invece si confronta con il 2014 e anche con i due anni precedenti. A Bergamo, nell’ultimo mese ci sono stati 83 provvedimenti di mobilità, che portano il totale del trimestre a 789, molto meno rispetto allo scorso anno (1681), un po’ meno rispetto al periodo del 2014, quando le mobilità furono 951.

Tuttavia, per una miglior comprensione dell’andamento del dato occupazionale, è utile considerare anche il contemporaneo andamento della cassa integrazione.
La CIG scende di circa un terzo dei suoi valori, sia nel confronto tra il primo trimestre del 2014 e del 2015, sia in quello tra lo stesso trimestre del 2015-2016. Tuttavia, mentre nel primo confronto il dato positivo della CIG è in buona parte compensato da quello negativo della mobilità, che nello stesso periodo cresce del 56%, nel secondo l’evoluzione è positiva in tutti e due gli ambiti.

A Bergamo, il ricorso all’Ordinaria è sceso del 38,9 %, quello alla Deroga del 25. Solo la straordinaria cresce del 14%, ma il totale di questi ammortizzatori segna un calo dell’11,7% rispetto al 4° trimestre 2015.

“Questi dati – sottolinea Giacomo Meloni, della segreteria Cisl di Bergamo – insieme al tasso di occupazione del 2015 (al 62,7 %, il più alto degli ultimi 4 anni), dimostrano che il peggio, nella crisi dei settori manifatturieri e del commercio della provincia, lo abbiamo lasciato alle spalle.
Rimane, se si guardano i dati delle Casse, una situazione di maggior difficoltà per l’edilizia, e non solo a Bergamo. Sono comunque situazioni che monitoreremo nel corso dell’anno, ma che lasciano ben presagire per un miglioramento ulteriore”.

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