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L'azienda

Il caso Ecoeridiana, quando i rifiuti tossici diventano energia

Andrea Giustini, patron di Ecoeridania spa, è stato ospite e relatore giovedì 21 aprile al congresso di confindustria Bergamo, tenutosi nell'auditorium dedicato a Parenzan, alla struttura ospedaliera Giovanni XXII.

Andrea Giustini, patron di Ecoeridania spa, è stato ospite e relatore giovedì 21 aprile al congresso di confindustria Bergamo, tenutosi nell’auditorium dedicato a Parenzan, alla struttura ospedaliera Giovanni XXII.

L’azienda Ecoeridiania, come spiega Giustini, è leader italiano nella gestione dei rifiuti pericolosi. Creata e cresciuta in Liguria, ha riscosso un grande successo nel settore, destinando la vocazione inizialmente a conduzione familiare ad un traguardo più importante; tanto che lo stesso Giustini confessa che è negli obiettivi dell’azienda, oltrepassare il confine.

A sostenere l’implemento dell’azienda, ma soprattutto a supportare la “visione” innovativa voluta dal suo fondatore, ci sono partner di tutto rispetto, tra i quali Cassa di deposito e risparmi e istituti finanziari americani.
Il progetto con anima green, che ha saputo conciliare la propria mission con le nuove esigenze del mercato e del consumatore, può vantare oggi una presenza su quasi tutto il territorio nazionale.

L’obiettivo è quello di rendere lo smaltimento dei rifiuti cosiddetti pericolosi, per intenderci quelli provenienti da ospedali per esempio, materiale riutilizzabile sotto forma di combustibile nel pieno della sicurezza ambientale.

Da qui nasce l’idea di convertire gli inceneritori comunemente conosciuti in sistemi di sterilizzazione, per poi essere destinati al mercato della combustione per produzione di energia. L’azienda nel corso degli anni ha inglobato molte realtà aziendali, divenendo un’impresa capace di differenziarsi per servizi offerti.
La formula magica dell’azienda, al di là dei meccanismi societari, parasocietari, è sicuramente , per stessa ammissione di Giustini, il non aver mai rinunciato ai sogni.

Perché in Italia crescere è possibile, come ripete Giustini, e per farlo servono una squadra coesa e professionale, ma soprattutto la convinzione che ciò che si sogna, può divenire realtà.

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