Pezzoni svela i nomi dei componenti della quarta ed ultima lista “Io Treviglio”. Ora, il centrodestra che schiera Imeri, si prepara dunque alla serata di debutto ufficiale come coalizione, fissata per martedì 19 aprile.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della lista di cui Pezzoni è capolista avvenuta martedì 12 aprile, più volte, è stato rimarcato come, la decisione di ripresentarsi alle elezioni da parte dell’amministrazione uscente, sia stata dettata in nome della continuità, e di come la candidatura a sindaco di Juri Imeri sia stata una scelta più che naturale da parte della sua squadra che, a detta dello stesso ex vicesindaco “è pronta, è bella ed è consolidata”.
Poi, la domanda: “perché ricandidare Pezzoni?”, con un riferimento, nemmeno troppo velato, allo scandalo del falso certificato di laurea che ha travolto l’ex preside. Pezzoni ha quindi evidenziato come nessuno, nemmeno tra gli altri candidati, abbia avanzato nei suoi confronti alcuna richiesta di tipo formale per un suo eventuale passo indietro: “Le richieste – ha precisato Pezzoni – si fanno direttamente, e, a chi dice che non rispondo, dico che non prendo in considerazione richieste fatte a mezzo stampa. Trovo, invece, che un passo avanti, possa essere un’opportunità in più anche perché, qualche trevigliese, questa richiesta me l’ha fatta”.
“Per me – ha proseguito – in questo momento è più difficile metterci la faccia, ma sono convinto che, così facendo, se qualcuno vuole darmi un calcio nel sedere ‘elettorale’ lo può fare senza difficoltà. D’altro canto, nessuno può arrogarsi il diritto di pretendere che stia indietro solo perché a lui sto sulle scatole”.
“Dopo settembre (il mese in cui è scoppiato lo scandalo della falsa laurea, ndr) – ha aggiunto Imeri – nessuno di noi ha pensato di scaricare Beppe. L’aspetto personale, che non è altro che un cavallo facile da cavalcare, lo abbiamo messo all’angolo. Treviglio non può permettersi di perdere Pezzoni, del quale apprezzo molto l’umiltà. Inoltre – ha concluso – sarebbe bello poter aprire i cassetti degli armadi di tutti per vedere i loro scheletri, ma quello di parlare degli altri, non è il nostro compito”.
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